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«La didattica online? Prima dei tablet, vengono i contenuti»

La vicepresidente del Forum delle famiglie, Maria Grazia Colombo: per funzionare, serve ancora di più un’alleanza genitori-insegnanti

«Ho l’impressione che finora il dibattito sulla scuola a distanza si sia concentrato esclusivamente sugli strumenti: i computer, i tablet, le connessioni, le piattaforme. Come genitori, invece, vogliamo porre l’accento sui contenuti della didattica online. La nostra scuola ha aiutato i ragazzi a capire che cosa significa imparare e studiare? Li sta aiutando a fare passi avanti nella conoscenza? Oggi tutto questo è centrale e, dove è mancante, questa carenza è ancora più evidente».

Tra lezioni in cameretta ed esercitazioni in salotto, la scuola a distanza sta davvero impegnando non soltanto tutta la casa, ma anche l’intera famiglia. Ne è consapevole Maria Grazia Colombo, vicepresidente nazionale del Forum delle associazioni familiari, che pone l’accento sull’«occasione da non perdere », rappresentata da questa fase non certamente ordinaria che il mondo della scuola sta vivendo.

Un’occasione in che senso?

Per funzionare, la scuola a distanza deve poter contare su un’alleanza ancora più forte con la famiglia. Come genitori, dobbiamo essere capaci di creare un clima di stima educativa verso gli insegnanti. E lo stesso sono chiamati a fare i docenti nei confronti delle famiglie. Insieme, genitori e professori, dobbiamo dare una speranza di futuro ai nostri ragazzi, che soffrono molto questa situazione.

Soffrono la mancanza della scuola?

Proprio così. Ai ragazzi manca lo sguardo dell’insegnante e la compagnia della classe. Come genitori sentiamo molto questa sofferenza, che i nostri figli non sempre riescono ad esprimere. Tocca a noi, allora, stare loro vicino e accompagnarli in questa fase.

Come cambia il ruolo dell’insegnante con la didattica a distanza?

Il docente è il regista di tutta l’operazione. La scuola la fanno gli insegnanti e tocca a loro risvegliare il desiderio di fare scuola nei ragazzi. Gli insegnanti, poi, conoscono bene le classi e anche le famiglie degli alunni. Conosciamo le difficoltà di alcuni genitori a seguire la scuola online dei figli. In questo periodo le preoccupazioni sono tante, purtroppo. Qui, però, si può inserire l’insegnante, segnalando le situazioni di maggior fatica. Anche così questa emergenza si potrà trasformare in occasione di crescita. Per tutti. E l’anno scolastico non sarà perso.

Intanto, però, saranno tutti promossi per decreto. Che ne pensa?

Che si doveva aspettare, prendere tempo. Invece, si è dato un messaggio sbagliato ai ragazzi, che si ripercuoterà, in negativo, proprio sul lavoro degli insegnanti. Come riusciranno a motivare gli studenti, a tenere vivo l’interesse? Confido molto nella maturità dei ragazzi, nella loro serietà. Questa è una sfida anche per loro. (P. Fer.)

Avvenire del 8 aprile 2020 - Maria Grazia Colombo