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In ricordo di Don Pierino De Giorgi

Nella Domenica di Pasqua ci ha lasciati don Pierino De Giorgi, Assistente Ecclesiastico della nostra Associazione dal 1995 al 2006.

Da salesiano e figlio spirituale di san Giovanni Bosco don De Giorgi ha dedicato la sua vita all'educazione dei giovani con un particolare impegno nella scuola, soprattutto in quella cattolica.
Vogliamo ricordarlo con questa testimonianza di Giancarlo Tettamanti, uno dei soci fondatori e primo Coordinatore Nazionale AGeSC.

DON PIERINO DE GIORGI
Nel giorno della Santa Pasqua il salesiano Don Pierino è risorto con il Signore
Don Pierino De Giorgi è stato un personaggio che seppe orientare i genitori della scuola cattolica verso una dimensione propositiva capace di mettere in rapporto costruttivo sia i portatori di competenze educative di tipo professionale, sia i portatori di valori educativi connaturati ad una esperienza di vita. Con questa operazione seppe indicare la comunità educante quale frutto di una convergenza della famiglia, in quanto responsabile dell’educazione dei figli, con il corpo docente mettendolo in simbiosi con i genitori.
Ciò ebbe a rafforzare la scuola cattolica con precise caratteristiche: cioè la manifestazione di una comunità che ha una propria cultura, non una cultura monolitica, ma principi che vanno letti e mediati secondo le varie situazioni locali e le diverse culture presenti.
Don Pierino De Giorgi fu per diversi anni - dal 1995 al 2006 - Assistente ecclesiastico dell'Agesc, l’Associazione Genitori Scuole Cattoliche - colla quale ebbe ad intrattenere un rapporto forte di sostegno, condivisione e proposizione culturale, aiutandola a darsi una caratteristica unica: quella di “comunità operativa” presente ed operosa sul territorio.
“I genitori, come portatori di una cultura della dualità - ebbe a dire - sono portatori specifici e insostituibili anche se non unici della mediazione laicale, tra principi da sapere sempre proporre e situazioni concrete a cui saper sempre provvedere. Il contributo specifico che quindi la scuola potrebbe ricevere dall'Agesc è l’avvio di un percorso culturale ed educativo in cui diventi chiaro quale contributo di razionalità possa pervenire alla scuola della dualità coniugale, e quale educazione dal suo strutturarsi in libera e autonoma associazione di soggetti”
Ma il suo rapporto con l'Agesc non si racchiuse in quegli anni: si accostò all’Associazione sin dal suo nascere dando forte consistenza nel 1976 alla realizzazione del “progetto educativo” elaborato e proposto alle scuole cattoliche. Quello fu un incontro positivo che Don Pierino De Giorgi fortificò promuovendo l’associazione nella sua scuola - Istituto Don Bosco a Milano - e agendo in promozione negli altri istituti.
Molteplici furono i suoi interventi che assunsero poi grande concretezza nel periodo della sua presenza nell’associazione. L’accompagnò nel panorama dell’associazionismo ecclesiale per una sua chiara e univoca peculiarità, legata alla specificità della sua rappresentanza: essa, ed essa sola, venne riconosciuta quale rappresentante dei genitori della scuola cattolica italiana. Quindi una associazione per “soggetti” e per soggetti operativi naturali di valori educativi e non per soggetti portatori di competenze professionali, e tanto meno una associazione per ordine o tipo di scuole. Sostegno che continuò anche oltre il suo coinvolgimento diretto nell’associazione.
Con questa sua caratteristica l'Agesc, con l’aiuto e il sostegno di Don Pierino, venne inserita nel Centro Studi Scuola Cattolica e nel Consiglio Nazionale Scuola Cattolica, dove ebbe a portare il proprio contributo. Più di una volta ebbe a dire: “la scuola o è letta come problema di contenuti culturali o è solo strumento di uso per tutt’altri scopi”. E ciò è impossibile se non ci sono chiari gli obiettivi. Cioè, “abituare ciascun membro e l’intera associazione ad equilibrare – attraverso un lavoro di gruppo – ciò che è l’immobilità con la razionalità del compito associativamente assunto”.
Certo, di Don Pierino De Giorgi si potrebbero dire molte altre cose, tuttavia l’importanza del suo contributo operativo e ideale all'Agesc è stato sempre un contributo preciso e tale da farlo considerare, negli annali associativi, un contributo tra i più importanti. Egli è stato, durante il lungo cammino associativo, un insostituibile “fratello maggiore”.
Giancarlo Tettamanti - 18 aprile 2022



Nel link seguente le riflessioni di Don Pierino sulla scuola e l'educatività:
http://www.agesc.it/stampa-agesc/libri-nati-dall-esperienza-agesc


Lettera a don Pierino… di Roberto Lombardi, Past President AGeSC
Caro don Pierino,
il mio rammarico è stato quello di averti conosciuto soltanto quando sei arrivato come nuovo Assistente Spirituale dell'Associazione, purtroppo per me troppo tardi, essendo ormai alla fine del mio secondo mandato. Per la tua profonda onestà intellettuale mi facesti capire che qualcuno aveva chiesto, con tutta la prudenza curiale del caso, di “normalizzare” un’Associazione colpevole di “pensare” e di “agire” di conseguenza.
Il nostro attivismo aveva dato fastidio a quelle frange del mondo cattolico, da sempre ideologicamente avverse ad ogni forma di parità scolastica, che non avevano mancato di lamentarsi molto in alto…
il tuo atteggiamento iniziale, almeno prudente, grazie al tuo grande cuore, nutrito di Fede e Cultura, si trasformò rapidamente in un sostegno convinto del nostro ruolo ecclesiale, nella sua piena dimensione sociale, politica ed educativa. Per merito tuo, l'azione dell'Associazione si è potuta sviluppare negli anni successivi senza soluzione di continuità, con maggiore efficacia e consapevolezza.
Così hai riversato su di noi la tua indole di Educatore generoso, aiutandoci a crescere nella Fede e nella Sapienza, andando ben oltre i compiti istituzionali di Assistente Ecclesiastico: per la tua saggezza, la tua umiltà, la tua competenza, sei stato un punto di riferimento nel quotidiano di ciascuno di noi, per molti di noi se stato come un Fratello maggiore, per alcuni un Padre, insieme siamo stati protagonisti di una Storia genuinamente cristiana perché fondata sul rispetto e sull'amore reciproco.
Ora che sei nella luce e vedi meglio le nostre miserie sociali e personali, ci affidiamo ancora alla tua guida ed alla tua Carità, grazie ancora per tutto quello che ci hai voluto donare; sei andato dal Padre nel giorno più bello, quando la speranza diventa certezza, ti abbiamo voluto bene, ci siamo voluti bene, ti abbraccio commosso perché nei nostri cuori continueremo a volerti bene.

































Un ricordo di Maria Grazia Colombo, Past President AGeSC
Un ricordo di don Pierino De Giorgi. Una Madonna in legno che offre al mondo suo Figlio. Due braccia allungate che trasmettono accoglienza, anzi l'Accoglienza. Un regalo ricevuto quando attendevo Marta, la sesta e ultima figlia. Don Pierino l'aveva saputo, è arrivato ad un incontro Agesc con un pacchetto dentro un sacchetto. Mi ha guardata con un affetto grande e mi ha consegnato il pacchetto, in modo schivo come faceva ed era lui, sempre attento però cogliere ogni sfumatura umana. Saggezza e intelligenza. Ora sei a Casa