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Banchi vuoti, allarme nelle scuole cattoliche

Nell’ultimo anno chiusi 389 istituti. 29.052 studenti in meno rispetto al 2017

Vent’anni di scuola cattolica in cifre, progetti e approfondimenti teorici e concreti. Si possono sintetizzare in questo modo i 20 Rapporti redatti dal Centro studi scuola cattolica (Cssc), che annualmente mostra lo stato di “salute” della scuola cattolica in Italia e che sarà presentato oggi dal coordinatore scientifico del Cssc Sergio Cicatelli nel corso della XI Giornata pedagogica della scuola cattolica a Roma.

Venti anni durante i quali si è anche assistito al varo della legge 62/2000, nota con il nome di legge sulla parità scolastica che rappresenta per il sistema scolastico nazionale un punto di svolta – almeno giuridico – di grande importanza per il nostro Paese. Un percorso che i Rapporti del Cssc hanno accompagnato, guidato e aiutato a svilupparsi. E se il primo Rapporto del 1999 di fatto era una “fotografia” della scuola cattolica in Italia, nel corso di due decenni ha offerto a scuole, docenti e società italiana spunti di riflessione su progetti e aspetti fondamentali per la scuola, non solo paritaria: dal confronto con le riforme, problemi e prospettive del 2002 alla costruzione della comunità educante del 2008, dall’attenzione alla partecipazione dei genitori del 2003 sino all’ascolto degli studenti del 2007 senza dimenticare i dirigenti (2004), gli insegnanti (2006) e la famiglia, tema del 2015. Non è mancato lo sguardo all’impegno delle Chiese locali (2011) e all’educare alla vita buona del Vangelo (2012).

Il tema al centro del Rapporto 2018 si colloca nel filone delle proposte su grandi temi dell’educazione: “Personalizzazione e progetto educativo”. Un approccio quasi controcorrente, sottolinea il presidente della Commissione episcopale per l’educazione cattolica, la scuola e l’università, il vescovo Mariano Crociata, «in un’epoca attraversata da correnti di pensiero e di ricerca quali il post-umanesimo e in trans-umanesimo».

Ma se 20 anni di Rapporti del Cssc, non devono essere vissuti, avverte Crociata, come «celebrazioni o trionfalismi fuori luogo», sono sicuramente l’occasione per fare il punto della situazione in cui si trova la scuola cattolica, che rappresenta i due terzi della scuola paritaria. Oggi la scuola cattolica ha 12.966 istituti, 903.871 studenti, 25mila docenti, che con tutto il restante personale, arriva alla cifra di 80mila addetti.

Ma il traguardo è raggiunto tra diversi segnali critici sul numero di scuole, studenti e docenti, da tempo in costante calo. Solo nell’ultimo anno hanno chiuso 389 istituti e vi sono 29.052 alunni in meno. Un trend, sottolinea il professor Cicatelli, «che è iniziato nell’ultimo decennio ed è proseguito in forma costante». Ma come leggere questa crisi? «I problemi hanno essenzialmente una natura economica, dovuta in gran parte ai costi del processo di laicizzazione del personale della scuola cattolica», che rappresenta l’86,8% del totale su tutti gli ordini di scuola. Ma anche l’inattuata libertà di scelta in campo educativo per le famiglie, senza oneri economici, influisce non poco nelle difficoltà di bilancio degli istituti, a cui si aggiunge la non veloce erogazione dei non sufficienti fondi stanziati dallo Stato per questo segmento dell’unico sistema scolastico nazionale.

Eppure il Rapporto 2018 evidenzia come alcuni punti di forza della scuola cattolica paritaria siano un patrimonio per la scuola italiana, ad iniziare proprio «dall’identità cattolica delle scuole, che costituisce ancora un motivo di attrazione e di qualità». Anche il «patrimonio edilizio» si presenta adeguato, solido e purtroppo - «abbondante» rispetto al numero di classi e di studenti realmente presenti. E poi vi è l’offerta formativa come i servizi di mensa, di “pre” e “post” scuola, di trasporto, di attività didattiche ed extrascolastiche con le aperture pomeridiane, messi in campo da oltre il 50% degli istituti.

Venti anni densi di riflessioni e proposte, che il Rapporto 2018 del Cssc conferma.

12.966 - GLI ISTITUTI CATTOLICI PRESENTI IN ITALIA

903.871 - GLI STUDENTI ISCRITTI PER L’ANNO 2018/2019

29.052 - QUELLI “PERSI” RISPETTO AL 2017


Avvenire del 13 ottobre 2018 - Enrico Lenzi