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Gli istituti: è un fatto umiliante Ignorati i passi compiuti insieme

La denuncia della Federazione delle scuole cattoliche: «L’unica certezza è che siamo stati esclusi. È come se i nostri studenti non venissero considerati europei»

«Umiliante». Non usa giri di parole Virgina Kaladich, presidente nazionale della Federazione che riunisce le scuole cattoliche paritarie dalle elementari alle superiori (Fidae), per definire lo stato d’animo dell’associazione dopo la pubblicazione del bando per i fondi strutturali europei del Programma operativo nazionale (Pon), che ancora una volta esclude tra i destinatari le scuole paritarie. «Onestamente non si può parlare né di rabbia nè di frustrazione, ma soltanto di umiliazione – ribadisce con amarezza la presidente nazionale Fidae – per tanti motivi. Il primo è perché ancora una volta viene disattesa la legge 62/2000, nota con il nome di legge sulla parità scolastica. Il secondo perché sembra che i nostri studenti non siano cittadini italiani ed europei come tutti gli altri». Ma a rendere il tutto ancora più amaro è che questo è il primo bando che esce dopo «una lunga trattativa condotta negli ultimi due anni e che ci aveva portato anche a un passaggio importante e significativo con la sottoscrizione di un accordo con i ministri della Coesione sociale Claudio De Vincenti e dell’Istruzione Valeria Fedeli per modificare le norme applicative dei Pon in modo tale da includere anche il sistema paritario, parte integrante del sistema scolastico nazionale italiano». Un accordo che ha ottenuto parere favorevole anche dall’Unione Europea il 10 ottobre 2017, ma «che ancora deve essere ufficialmente recepito».

Ora il bando «sembra ignorare completamente tutti i passaggi compiuti e persino quanto stabilito in legge di Stabilità con l’accantonamento di una quota parte dei fondi del Pon per le scuole paritarie». La burocrazia ministeriale ha completamente 'dimenticato' tutti i passi compiuti. Eppure non sono mancati solleciti, richieste, inviti, promemoria in questi mesi «affinché ci fosse un incontro per avviare un tavolo di confronto su questa questione e la sua gestione alla luce delle novità presso il ministero di viale Trastevere» ricorda la presidente della Fidae. Un appuntamento che sembrava imminente «dopo l’incontro con il ministro Fedeli »: era il 20 settembre 2017. Da allora, racconta Virginia Kaladich, è stato uno stillicidio di mail, telefonate e solleciti per riuscire a fissare questo nuovo incontro. «In occasione degli auguri per il nuovo anno, lo scorso 8 gennaio siamo tornati alla carica – ricorda la presidente – e abbiamo ottenuto come data, quella del 26 febbraio scorso». Proprio il lunedì «della nevicata che ha bloccato Roma» e sotto quella coltre bianca è finita anche la possibilità di stabilire una nuova data «fino ad oggi». Cosa accadrà nelle prossime settimane è difficile dirlo. «Il bando sui Pon è uscito – conclude con amarezza la presidente Kaladich – e noi siamo esclusi». Ancora una volta, purtroppo.

Avvenire del 13 marzo 2018

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