Seguici sui nostri social
Login

Duemila Eventi

Legge 62 la grande incompiuta. Dopo 20 anni, la Lg.62 del 2000 rimane non attuata nella sua componente economica

La Costituzione italiana riconosce che è affidato ai genitori il dovere/diritto di istruire ed educare i figli (Cost. art. 30). Rendere effettivo tale diritto significherebbe garantire alla famiglia una vera libertà di scelta tra diversi progetti educativi proposti dalla scuola a gestione statale o non statale. A venti anni di distanza dalla Legge 62/2000 permane il grave ostacolo economico per molte famiglie che impedisce loro di esercitare questa libertà di scelta educativa. Questa discriminazione diventa ancora più grave per le alunne e gli alunni con disabilità che necessitano dell’insegnante di sostegno.
Da diversi anni l’Agesc segnala che la presenza della scuola paritaria in Italia ha consentito allo Stato un rilevante risparmio di risorse rispetto ad una pari presenza statale.

Il mondo della scuola paritaria, in particolare quella cattolica e di ispirazione cristiana, è attento a cogliere tutte le opportunità per migliorare le condizioni della scuola paritaria che la Politica potrebbe accogliere o sostenere. Oggi si avverte una maggiore attenzione al tema del costo per l’istruzione ma non legato alle richieste formulate dal mondo delle scuole paritarie per ottenere maggiori risorse, bensì alla richiesta di trasferimento, alle regioni che ne hanno fatto richiesta, di alcune materie tra le quali l’istruzione. In funzione di questo, le varie forze politiche stanno da tempo cercando di definire una base di calcolo per determinare l’ammontare dei trasferimenti di fondi per il funzio- namento di vari servizi statali qualora si concretizzassero questi passaggi di competenze alle regioni richiedenti. Per ora si sta parlando di costo medio per studente. Ma da questo alla determinazione del costo standard il passo potrebbe essere più agevole. Sicuramente il lavoro di calcolo del costo dell’istruzione per alunno è inoltre una opportu- nità per un più attento e razionale utilizzo delle risorse che riesca a coniugare libertà di scelta educativa, libertà di insegnamento, pluralismo educativo e miglioramento della qualità della Scuola italiana...

Giancarlo Frare - Presidente Nazionale AGeSC

Quando si arriva al termine di un anno si fanno bilanci e previsioni, ma alla fine anche quest’anno sarà quel che è stato. Il bello del futuro sta proprio nel poterlo scoprire, ricordando che ognuno farà la sua parte, perché noi siamo gli artefici della nostra opera. Sicuramente sarà un anno pieno di “e-venti” che si succe- dono, ecco -il titolo del giornale con le foto di alcuni spezzoni di vita vissuta-. Dentro questo numero un piccolo omaggio, grazie alla Cisl Scuola che ha voluto donarci un pensiero natalizio. Strano un Natale raccontato da un bue, la figura vicina al Bambino che oggi ha voluto raccontarsi. Strano un cittadino di Betlemme che grazie all’Agesc è riuscito a venire in Italia a studiare e che ci saluta in Arabo. In questo numero c’è passato, presente e futuro. Il tempo è sempre un mistero grande, un fiume di attimi. La sorgente il futuro, il corso il presente, la foce il passa- to. Allora ritorniamo alla sorgen- te per entrare in qualcosa. Abbandoniamo gli oroscopi e andiamo a vedere com’è il 2020. L’augurio è che sia qualcosa di grande e meraviglioso per tutti noi che con il nostro lavoro proseguiamo nel presente quanto ricevuto dal passato per il futuro dell'AGeSC.

Massimo Malagoli - Direttore Responsabile di Atempopieno