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Le cose più belle della vita non si trovano sotto l’albero ma nelle persone che ci stanno vicino !

Sostare per condividere davanti ad un Dio che si fa uomo, ieri, oggi, sempre!

Un nuovo anno bussa alle porte e, come si usa dire, è tempo di bilanci.
Il 2021 non è stato indubbiamente un anno facilissimo segnato profondamente ancora dalle restrizioni imposte al nostro modo di vivere dalla pandemia, restrizioni che hanno pesato e pesano, l’abbiamo visto e detto tutti, soprattutto suoi nostri figli più giovani. E’ stato anche l’anno della consapevolezza che il nostro mondo è strettamente interconnesso, più di quanto pensavamo, ed il nostro talvolta delirio di onnipotenza crolla in fretta di fronte ad eventi che non possiamo pensare di controllare. Un anno che ci ha rimesso di fronte al grande punto interrogativo legato alla tutela del pianeta, al suo futuro, al mondo che lasceremo ai nostri figli.
E’ stato anche l’anno della ripartenza, un termine che abbiamo sentito spesso usare e dietro il quale si cela la parola “sosta”.
Si riparte infatti dopo una sosta, una fermata in questo caso obbligata, che ci auguriamo sia stata un po’ per tutti di riflessione e anche di ripensamento. Un momento per guardarci dentro, guardare ed ascoltare di più le persone che ci sono vicine, dare più consapevolezza alle cose veramente indispensabili.
Sostare è l’atteggiamento che ci indica ripetutamente papa Francesco: sostare accanto a chi è nel bisogno, sostare in silenzio davanti alla sofferenza umana, sostare assieme ai fratelli che incrociamo sul nostro cammino.
E’ da questa “sosta” generativa che vogliamo ripartire nel nostro cammino di genitori e di associazione, consapevoli che il nostro esserci è importante ed è una presa di responsabilità alla quale non vogliamo sottrarci.
Insieme, dal Veneto alla Sicilia, dalla Puglia al Piemonte, potremo rinnovare il nostro impegno, rigenerare e ridestare presenze assopite, coinvolgere e dare voce a risorse inespresse.
In questo numero troverete i volti e le voci della nostra famiglia, di una parte del nostro mondo al quale cercheremo di
dare sempre più voce nei prossimi numeri.
Mi piace sottolineare in particolare l’articolo del nuovo Assistente don Massimo Schibotto del quale troverete anche la
proposta di un percorso formativo sul nostro sito e una parte del saluto di don Renato, che quest’anno per raggiunti limiti di età ha passato il testimone a don Massimo, al Congresso di Roma degli inizi di ottobre. E’ di grande stimolo e fa riflettere.
A tutti voi allora che leggerete questa nostra pubblicazione in questo tempo fecondo che è il Natale giunga l’augurio di saper sostare davanti al mistero di un Dio che si fa piccolo, che si fa uomo, per trovare in questo mistero la consapevolezza che seguire Gesù oggi vuol dire dare testimonianza credibile in un mondo che ha bisogno soprattutto
di uomini e donne, di cristiani, significativi.
Roberto Zoppi