Seguici sui nostri social
Login

Consiglio Nazionale AGeSC - Brescia 23/24 febbraio 2019

I diritti dei genitori sono violati sei i figli sono costretti a frequentare lezioni e scuole che non corrispondono alla persuasione religiosa dei genitori o se viene imposta un'unica forma di educazione della quale sia esclusa ogni formazione religiosa

Oltre centoquaranta partecipanti assieme ai presidenti provinciali e regionali dal trentino alla Sicilia si sono ritrovati al centro pastorale Paolo VI di Brescia dove il “parlamentino” nazionale ha fatto il suo primo consiglio nazionale del 2019.
Il presidente dell’AGeSC Giancarlo Frare ha ricordato l’art (28) (Gravissimum educationis). “Ai genitori cattolico ricordo l’obbligo di affidare, secondo le concrete circostanze di tempo e di luogo, i loro figli alle scuole cattoliche, di aiutare secondo le loro possibilità e di collaborare con esse per il bene dei loro figli. Inoltre ribadisce che la due giorni è stata l’occasione di ritrovarci e ristorarci per riprendere, domani, il cammino associativo che dura da oltre quarant’anni.”
La scelta di Brescia e stata fatta per ricordare la figura di San Paolo VI che ha sempre avuto la massima cura per l’educazione lasciando ai posteri un documento che anticipa di vent’anni la costituzione dell’Agesc. Negli interventi della giornata di sabato il direttore di Avvenire Marco Tarquinio ha sottolineato:

le RADICI: cioè l’importanza della famiglia che assieme alla scuola è fondamento per la crescita e la vita futura dei figli.
Il CORAGGIO: perché nelle difficoltà di questo millennio le famiglie possano trovare i valori antropologici, umani e cristiani per uscire dalla propria nicchia per essere alla pari delle scuole statali quindi davvero paritarie.
La RICERCA: come strada fondamentale per ricercare la verità,
La FRATERNITA’: per annunciare ciò che i genitori cristiani fanno ed infine la PARTECIPAZIONE che è lo strumento dell’Agesc nel mondo della scuola.

Il Vescovo di Brescia Mons. Tremolata ha ripercorso la vita di San Paolo VI come esempio di coraggio in un periodo storico tra i più difficili, ricordando che la scelta educativa presente in tutta Europa deve essere motivo di opportunità e non di divisione. I genitori poiché hanno trasmesso la vita ai figli hanno un obbligo gravissimo- citando San Paolo VI- di educare la prole, essi vanno considerati come ponti verso Dio e verso gli uomini per favorire l’educazione dei figli in senso personale e sociale. La famiglia è la prima scuola di virtù sociali di cui hanno bisogno tutte le realtà.

Il sociologo prof. Jonny Dotti ha provocato la platea riflettendo sulle relazioni che sono lo strumento fondamentale per far nascere relazioni e l’opportunità che hanno le famiglie di fare gruppo per affrontare le sfide di questo nuovo millennio che vede i giovani bombardati da messaggi subliminali che li possono portare verso strade sbagliate. Occorre dare ai figli un appoggio e una vicinanza discreta per guidarli sulla strada della loro vita.

Inoltre don Enrico Peretti direttore nazionale del Cnos ha aggiornato sugli sviluppi della formazione professionale nel nostro paese, della sua attuale evoluzione soffermandosi in particolare sull’importanza che da sempre queste scuole hanno non solo nella formazione, nelle competenze, ma anche nella realizzazione umana cristianamente ispirata dei ragazzi che scelgono questo indirizzo formativo che rappresenta l’unica risposta valida a quel fenomeno dell’abbandono scolastico, comunemente chiamato dispersione che provoca un forte dispiacere alle famiglie. Peretti, in conclusione, ha invitato l’Agesc ad una maggiore presenza e sull’importanza delle famiglie nelle scelte educative, di cui i centri professionali sono un’eccellenza non un ripiego.

Nella giornata di domenica è stato approvato il bilancio, la comunicazione della nomina di Massimo Malagoli come addetto stampa e direttore del periodico dell’Agesc e la scelta che verrà ratificata da un congresso straordinario di analisi per l’entrata dell’Agesc nel terzo settore-

Se i genitori sono pronti ad accettare i figli e credere nei loro sogni allora questi cresceranno e diventeranno davvero gli uomini e le donne che guideranno il mondo con l’aiuto di tutte le componenti educative e sotto la protezione di due santi San Paolo VI e San Francesco Spinelli canonizzati non a caso assieme, visto che quest’ultimo ha fondato la comunità delle suore adoratrici che portano l’insegnamento nelle scuole cattoliche italiane e nel mondo un esempio di fede e di messaggio per tutti i bambini di ogni nazionalità estrazione economiche sociali e religiose