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L’entusiasmo dei ragazzi contagia gli adulti «Sentono gli istituti paritari come cosa loro»

Le giornate dedicate all’autopresentazione delle realtà scolastiche vedono protagonisti gli studenti. Che danno lezioni di autenticità

In questi giorni si sta concludendo la prima tornata di scuola aperta in tutte le scuole italiane. Riflettendo su un intervento di Elisabetta Valcamonica, il presidente Agesc, Giancarlo Frare, osserva che nelle scuole cattoliche paritarie la parte più bella di queste giornate è costituita non dalla presentazione della proposta formativa da parte dei docenti e dei gestori ma dall’entusiasmo dei ragazzi nel presentare ad altri ragazzi e ai loro genitori l’esperienza vissuta nella scuola. «Mentre ci preparavamo ai lavori dell’Esecutivo nazionale dell’Agesc in una scuola paritaria di Milano – osserva Frare – non ho potuto non notare l’arrivo mattiniero di moltissimi allievi dell’istituto. Il loro febbrile operare per presentare nel migliore dei modi la 'loro' scuola. Il loro entusiasmo mi ha fatto dimenticare le 'preoccupazioni' di noi adulti per le cose da fare». Dobbiamo riprenderci l’entusiasmo che hanno i nostri ragazzi nel loro operare per valorizzare il progetto educativo della Scuola cattolica in Italia. Il loro agire in sintonia, senza gelosie e 'secondi fini' porta freschezza e autenticità alla proposta delle nostre scuole. L’ottima qualità delle nostre scuole non basta nel messaggio di presentazione. In una società sempre più 'sospettosa' e diffidente serve un’ondata di fiducia che i nostri giovani possono portare.

Alle porte del Natale ci auguriamo che il dono di una buona scelta di una proposta educativa integrale possa essere trovato da molte famiglie italiane nelle nostre scuole.