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«Le scuole paritarie sono un “presidio culturale” per le regioni meridionali»

Ai genitori serve garantire una “formazione continua” per renderli capaci di affrontare la sfida della libertà educativa

CONSIGLIO NAZIONALE AGESC A REGGIO CALABRIA

Una grossa spinta propositiva parte dal sud, in particolare Reggio Calabria dove si è svolto il Consiglio Nazionale Agesc. Il Presidente del Consiglio Regionale Nicola Irto, ha ricordato la sua formazione nella scuola paritaria di cui ha riconosciuto la grande valenza che oggi gli consente di sostenere il suo impegno sociale. Occorre soffermarsi sulle emergenze delle scuole cercando i problemi per poi mettere in campo politico soluzioni, capendo, specialmente nel sud, che c’è bisogno di presidi culturali come le scuole paritarie. Occorrono misure strutturali affinché si possa ottimizzare la distribuzione dei fondi in modo chiaro anche nelle scuole statali per valorizzare gli insegnanti che lavorano soprattutto in periferie e nelle zone di frontiera. L’Agesc è il naturale completamento del percorso che servirebbe ad una società che vuol fare passi in avanti perché scuola famiglia e Chiesa sono le principali agenzie educative che devono fare rete, comunicando tra loro, per far crescere i ragazzi che sono il nostro futuro.

Il Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, ha sottolineato il «fare rete» perché se gli eroi solitari esistono solo nella letteratura, nella vita occorre dare spinte propositive che partano dal “basso”. È sotto gli occhi di tutti - conclude - la crisi delle istituzioni rappresentate dal Parlamento oramai immobile ed ostaggio di correnti politiche.

Per far crescere la partecipazione serve una formazione continua, tale da rendere i genitori capaci di affrontare le sfide attuali che, tra le molte difficoltà della scuola italiana, vedono minacciate nei fatti due libertà fondamentali costituzionalmente previste: quella di insegnamento e della scelta educativa. La richiesta che viene dai genitori è il desiderio che le scuole cattoliche continuino ad essere eccellenza educativa, stimolo per il miglioramento di tutta la scuola. Per farlo serve che vengano realmente rispettati: libertà di insegnamento e scelta educativa delle famiglie. Ecco perché da tempo si chiede l’istituzione di maggiori corsi di laurea per garantire gli insegnanti necessari alla scuola, a quella paritaria in particolare, e di strumenti abilitativi per i nuovi docenti.

Il momento centrale dei lavori è stato lo sviluppo di un intervento formativo dal titolo “Quali relazioni nella scuola di oggi con le nuove generazioni di genitori” tenuto dal coach Massimiliano Tavolacci, per l’individuazione delle relazioni che attualmente caratterizzano le dinamiche tra genitori, genitori e gestori delle scuole e riferimenti della Società civile. Questo per individuare le principali ragioni per cui oggi è più difficile comunicare, instaurare un rapporto di fiducia e di collaborazione, di partecipazione e di sinergia tra genitori, scuole ed istituzioni. Infine, è stato approvato il documento, sottoscritto da tutte le associazioni e organizzazioni della scuola cattolica per lo stanziamento di risorse per gli insegnanti di sostegno nelle scuole paritarie presentato al ministro.

Al termine dei lavori, il l’arcivescovo emerito di Reggio Calabria, Vittorio Luigi Mondello, ha richiamato alla collaborazione tra le scuole paritarie e quelle statali in quanto entrambe agenzie educative garanti della libertà di scelta delle famiglie. L’educazione non è solo l’insegnamento delle materie classiche, ma occorre dare una formazione spirituale agli alunni. Sulla questione della presenza del crocifisso nelle aule, l’Agesc ha rimarcato l’importanza della sua funzione quale simbolo di pace, di amore e sacrificio per gli altri. La fede va affermata non solo con le parole ma con la testimonianza della nostra vita.