Lettera ai genitori

Carissimi,
questa mattina poco meno di 600 mila ragazzi hanno affrontato la prima prova scritta degli esami di maturità. È l'esame che segna la fine di un percorso che i nostri ragazzi hanno affrontato in questi anni anche grazie alla competenza e la cura degli insegnanti e delle comunità educanti a cui li abbiamo affidati.
Traguardo spesso agognato, che suscita sempre una marea di emozioni come tali incontenibili; a maggior ragione atteso con trepidazione per le nuove modalità con cui si svolgerà.
Non è ancora il momento di bilanci, quelli verranno dopo, con la certezza però che le grandi gioie e le delusioni, purtroppo, sono parte della vita di tutti e sebbene sia il primo esame "ufficialmente importante", non sarà comunque dirimente, perché sta in ciascuno di noi la capacità e la possibilità di crescere e raggiungere i propri obbiettivi.
Il mio pensiero va anche ai genitori e alle famiglie, che giorno dopo giorno sono impegnati in quel compito meraviglioso e difficile che è crescere ed educare i propri figli, perché gli esami per i genitori non terminano mai.
Si è sempre chiamati a rispondere in prima persona, ed anche quando i nostri ragazzi cammineranno da soli saremo dieci passi indietro ad ammirare quel miracolo che è la vita, pronti a dare ancora il nostro appoggio se necessario e richiesto.
Abbiamo visto in questi ultimi anni come gli eventi possano metterci a dura prova e di come le difficoltà, date anche da un sistema di politiche familiari insufficienti, possano stremare i genitori e le famiglie già fortemente provate, rendendo ancora una volta più difficile poter scegliere liberamente l'educazione dei propri figli.
Per questo, come Associazione di genitori AGeSC, abbiamo cercato in questi pochi mesi di tradurre nel concreto le richieste che ci sono pervenute dai comitati territoriali. Unitamente ad un'azione a livello istituzionale e politico abbiamo lavorato a tutti i tavoli di confronto dove siamo chiamati a portare il nostro contributo, per garantire i diritti fondamentali enunciati dalla nostra Costituzione.
Molta strada dobbiamo fare, ma la dobbiamo fare insieme, assumendo ciascuno le proprie responsabilità senza che nessuno si debba sentire spettatore in attesa.
Sperando che il futuro ci possa permettere un ritorno ad una quotidianità non condizionata dalla pandemia, desidero ringraziare personalmente tutti coloro che si sono attivamente spesi ed impegnati in quest'anno associativo.