Irrobustire la comunità educante con una attiva presenza dei genitori

L’anno scolastico volge al termine. Parte il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Per noi genitori torna (rimane) centrale l’educazione dei nostri figli, partendo dalle attività estive che quest’anno possono diventare una sorta di tempi supplementari per i nostri bambini e bambine, ragazzi e ragazze per una ricerca di “normalità”. Le ingenti risorse che il Piano prevede a favore dell’Istruzione rappresentano una opportunità eccezionale (se non unica) per irrobustire anche la comunità educante prevedendo una attiva presenza dei genitori attraverso un rinnovato patto educativo tra famiglia e scuola. Ma la Scuola, intesa come istituzione, deve cambiare passo, abbandonare l’idea che i propri allievi siano oggetto della loro attività educativa e i genitori semplici utenti (paganti o non paganti). Da mesi le associazioni dei genitori della scuola stanno chiedendo che il Patto di corresponsabilità venga riproposto, approvato e reso concretamente operativo. Il coinvolgimento attivo di ragazze e ragazzi, la partecipazione reale dei genitori possono essere le vere risorse che arricchiscono la Scuola italiana.

Oggi si sente parlare di Agenda 2030 dell’ONU, della Strategia UE 2021-2024 sui diritti dei minori, in particolare per quanto riguarda l’inclusione socioeconomica, la salute, l’educazione e il contrasto alla violenza ai danni dei minorenni e tutela delle persone di minore età del Piano per l’infanzia e l’adolescenza predisposto dal nuovo Governo. Quindi tutto bene? Partendo dall'educazione si può pensare al potenziamento dei servizi e al miglioramento della formazione. Ma senza una partecipazione corresponsabile delle famiglie, delle studentesse e degli studenti la crescita delle nuove generazioni rischia di rimanere sulla carta. La pandemia ha scaricato grande parte del peso della DaD (e della DiD) su alunni e famiglie. Il ruolo educativo di queste ultime è stato volutamente ridimensionato rispetto alla istituzione scolastica ma i problemi della scuola italiana rimangono tutti ancora da risolvere.

Questa sfida la si vince insieme. Per questo i genitori delle scuole paritarie cattoliche ripropongono la collaborazione con le scuole paritarie (e non solo) affinché le risorse materiali e la risorsa delle famiglie possano essere investite nella Ripresa della Scuola e del Paese.