Scuola, il ministro annuncia concorsi per 70mila posti

In accordo con le organizzazioni sindacali

Accordo tra sindacati della scuola e ministero dell’Istruzione sul reclutamento degli insegnanti e le misure per contrastare il precariato. L’intesa, sottoscritta nella tarda serata di ieri, prevede percorsi di abilitazione straordinaria (Pas) per i docenti che abbiano già lavorato per almeno tre anni nella scuola, sia statale che paritaria e che potranno così accedere alle supplenze annuali dalle graduatorie di seconda fascia e insegnare nelle paritarie. Al “Pas” potranno accedere, tra gli altri, anche i docenti di ruolo e i dottori di ricerca. Per chi, invece, ha già maturato tre anni di insegnamento nella scuola statale, di cui uno nella classe di concorso per cui si intende concorrere, sarà bandito un concorso straordinario e abilitante da oltre 24mila posti. «La graduatoria finale – si legge nel testo dell’accordo siglato – sarà determinata assicurando un preminente rilievo ai titoli di servizio, oltre che in base al punteggio attribuito ad una prova scritta, da svolgersi al compu-ter, per la quale sarà prevista una soglia minima di punteggio, nonché una prova orale non selettiva».

Un altro concorso ordinario, per ulteriori 24mila posti, sarà riservato inoltre ai laureati in possesso dei requisiti previsti dalla disciplina vigente, tra cui 24 crediti formativi in ambito antropo-psico-pedagogico e metodologie e tecnologie didattiche. «Con questi due concorsi per la scuola secondaria – commenta il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti – bandiremo, fra straordinario e ordinario, quasi 50mila posti. Altri 17mila sono quelli del concorso ordinario per infanzia e primaria. Nei prossimi mesi, dunque, bandiremo quasi 70mila posti nella scuola».

Soddisfazione per l’accordo raggiunto è stata espressa dai segretari generali di Flc-Cgil, Francesco Sinopoli; Cisl-Fsur, Maddalena Gissi; Uil-Scuola Rua, Giuseppe Turi; Snals Confsal, Elvira Serafini; Gilda Unams, Rino Di Meglio. «Si tratta di una soluzione di grande rilievo – si legge in una nota unitaria – rispetto al tema della reiterazione dei contratti a termine nella scuola statale, che risponde alle richieste e alle aspettative del personale di cui le organizzazioni sindacali si sono fatte interprete. Esprimiamo quindi soddisfazione per gli esiti della trattativa, che si è conclusa con una mediazione positiva che è riuscita a tenere insieme gli interessi dei lavoratori coinvolti con le esigenze di funzionamento della scuola».

Avvenire del 13 giugno 2019