Scuola, in Lombardia calano gli studenti

La lieve flessione, la prima in regione, è in parte compensata dagli stranieri

Scuole tutte definitivamente aperte da ieri. «La legalità e le tecnologie sono i temi su cui punterà l’Ufficio scolastico regionale», ha affermato la dirigente della Lombardia, Delia Campanelli, aggiungendo che le nomine dei docenti da parte degli Uffici scolastici territoriali sono terminate: nei prossimi giorni toccherà ai presidi chiamare i professori in base alle liste a loro disposizione. Per quanto riguarda le cattedre, rimangono ancora 7-8 mila incarichi da coprire in Lombardia, al momento affidati a supplenti, mentre a Milano il numero è di 3.500 circa. «La situazione si chiuderà a brevissimo – ha concluso Campanelli –, è questione di ore. Dal punto di vista qualitativo è come gli altri anni». Non si sa invece quando si concluderanno le nomine degli insegnanti di sostegno.

La fotografia della scuola lombarda vede una diminuzione degli alunni con il contemporaneo aumento di ragazzi stranieri e di disabili. Secondo i dati dell’Ufficio scolastico, rispetto allo scorso anno gli studenti in regione sono di- minuiti dello 0,27%, ed è il primo anno scolastico in cui si registra un calo di alunni sui banchi, dovuto, commentano all’ufficio regionale, alla tendenza demografica. Lo scorso anno in Lombardia c’erano 1.191.757 alunni, mentre ora sono 1.188.580, di cui 40.889 disabili (13.281 a Milano). I nuovi ingressi di stranieri nelle prime elementari sono 5.539 in tutta la regione (lo scorso anno erano 5.149), mentre in totale sono 192.952. Il dato è in crescita anche a Milano con 79.070 alunni stranieri (contro i 75.643 dello scorso anno), di cui 2.815 primi ingressi. «La scuola lombarda è accogliente, inclusiva, aperta al mondo», ha sottolineato Campanelli. Mentre, per la sua prima uscita pubblica, il nuovo dirigente scolastico territoriale, Yuri Coppi, ha scelto di dare il suo «in bocca al lupo» ai ragazzi dell’Istituto comprensivo Monte Amiata di Rozzano. «La scuola ha un ruolo importante nel costruire l’identità dei luoghi e il senso di comunità delle persone », ha detto, sottolineando che è determinante valorizzare l’esistenza di scuole strutturalmente belle, funzionanti e accoglienti perché fungono da ascensore sociale e da strumento che permette di crescere.

In Lombardia ci sono 5.484 scuole statali e 2.500 paritarie, mentre a Milano le scuole sono 1.263, di cui 305 per l’infanzia, 477 primarie, 274 secondarie di primo grado e 205 di secondo.

Anche l’assessore all’Istruzione della Regione, Melania Rizzoli, ha voluto essere presente in una scuola, assieme al governatore Attilio Fontana, in questo inizio d’anno, scegliendo l’istituto comprensivo di Corsico. L’assessore ha sottolineato, da medico, l’importanza delle vaccinazioni, «un dovere verso i nostri figli». Finora vi è ancora l’uno per cento di bimbi non vaccinati.

Avvenire del 13 settembre 2018