Buona Scuola senza pluralismo: binomio possibile?

Una tavola rotonda pubblica apre i lavori del Consiglio Nazionale AGeSC di Torino

Comunicato Stampa AGeSC

Buona scuola senza pluralismo: binomio possibile? Alla parte pubblica del Consiglio Nazionale AGeSC di Torino tutti i relatori sono concordi nell'affermare che il sistema scolastico nazionale deve raggiungere l'obiettivo di una reale libertà di scelta educativa. Una richiesta che con voce forte e chiara l'Associazione Genitori Scuole Cattoliche chiede da 43 anni e che in oltre quattro decenni ed un cambio di secolo non è stata raggiunta. Nonostante i programmi elettorali dei partiti l'abbiano sempre sbandierata, come ora, in vista del confronto elettorale del 4 marzo. Il Comitato regionale del Piemonte ha coinvolto tutte le istituzioni territoriali e nazionali, coprendo diffusamente tutte le forze politiche presenti in Parlamento, dalla presidente della Commissione Cultura della Camera Flavia Nardelli Piccoli all'assessore regionale del Piemonte all'Istruzione Gianna Pentenero con il vice presidente del consiglio regionale Daniela Ruffino e i consiglieri Gariglio, Valle e Vignale. Per la Città Metropolitana di Torino è intervenuto Silvio Magliano mentre per il Comune era presente il consigliere Stefano Lorusso. Moderati con qualche garbata provocazione dalla presidente Agesc Piemonte Gianna Pierini, i relatori si sono espressi unanimente per un giusto pluralismo che ci allineerebbe finalmente all'Europa e potrebbe guarire, o quanto meno alleviare i sintomi, della malattia dell'ingiusta disparità, anche economica ma non solo! tra i sistemi statale e paritario. Un'ingiustizia che la novella commissione ministeriale sul costo standard, voluta dal ministro Fedeli e presieduta da Luigi Berlinguer, potrebbe sanare. Insieme a quella, ancora più pesante, della vergognosa disparità tra disabili di serie A nello Stato e di serie B nelle paritarie pubbliche. All'unanime certezza dei relatori sulla necessità di avere un sistema scolastico d'istruzione eccellente per pluralusmo, il presidente AGeSC ROBERTO GONTERO, torinese, ha posto un unica grande questione: " Se siamo tutti così tanto d'accordo sul valore della parità, come mai combattiamo da 43 anni senza averla ancora sfiorata?" Una giusta domanda che attende risposta.
I lavori del CN sono proseguiti fino a domenica con l'approvazione del bilancio e le relazioni dei membri dell' Esecutivo in vista dell'imminente Congresso del 2/3/4 marzo prossimi .