Natalità e fecondità della popolazione residente

Italia, un Paese a natalità (sotto)zero. In dieci anni 120mila nascite in meno, solo nel 2017 calo di 15mila neonati

Il Rapporto Istat. Anche il primo figlio sembra essere diventato una chimera per molte donne, mentre si riduce il tasso di fecondità per le quarantenni. Il governo: dramma che va avanti da anni, vogliamo invertire la tendenza.

Il Movimento per la Vita: la rinuncia alla natalità sembra aver assunto caratteristiche strutturali.

Il Forum delle famiglie: ci sono ancora margini per cambiare


CROLLO DECENNALE

Dal 2008 al 2017, il calo delle nascite è stato di quasi 120mila unità. Si tratta di un trend confermato via via nel corso degli anni: meno 45mila bimbi nati nell’ultimo triennio, meno 15mila nell’ultimo anno preso in considerazione dall’Istat.

QUARANTENNI SENZA FIGLI

Il numero medio di figli per donna continua a scendere: ha toccato 1,32 contro 1,46 del 2010. Non solo: si stima che il 22% delle attuali donne 40enni, alla fine del ciclo di vita riproduttiva, potrebbe rimanere senza figli. Una percentuale che raddoppia rispetto all’11,1% stimato per la generazione delle loro mamme (le nate del 1950).

FECONDITÀ DELLE DONNE

La riduzione del numero medio di primi figli per donna tra il 2010 e il 2017 è responsabile per il 68% del calo complessivo della fecondità delle donne italiane e per l’81% di quello delle donne

straniere.

MALE LE COPPIE ITALIANE

A diminuire sono soprattutto i nati da coppie di genitori entrambi italiani (14mila in meno rispetto al 2016 e oltre 121mila in meno rispetto al 2008), ma non solo. Per la prima volta dal 2008 scendono sotto i 100mila i nati con almeno un genitore straniero. Il contributo alla natalità delle cittadine straniere residenti, che finora hanno riempito i 'vuoti' di popolazione, si va lentamente riducendo.

Avvenire del 29 novembre 2018