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Consiglio Nazionale AGeSC - Milano 22/23 ottobre 2022

“SCUOLA: la persona al centro, offerta pluralitaria, inclusione, accoglienza, sostegno alle famiglie”






OMELIA DI MONSIGNOR DELPINI DURANTE LA SANTA MESSA:
Prima domenica dopo la dedicazione del Duomo
Giornata missionaria mondiale – Consiglio Nazionale AGESC
Milano – Basilica Santi Apostoli e Nazaro Maggiore – 22 ottobre 2022


Andate … io sono con voi …
Scuola: la persona al centro, offerta pluralitaria, inclusione, accoglienza, sostegno alle famiglie

1. L’emergenza educativa come terra di missione.
I discepoli di Gesù umiliati dalla loro fragilità si incontrano sul monte che il Signore Gesù aveva loro indicato. Invece del rimprovero, invece dell’interrogatorio (mi ami tu più di costoro?: Gv 21,15), ricevono il mandato missionario. L’emergenza educativa è in realtà terra di missione.
Una generazione adulta segnata da sensi di colpa, genitori smarriti di fronte a comportamenti incomprensibili, scuole in difesa e in allarme per i costi insostenibili, per la presenza imbarazzante di persone difficili (studenti con disabilità, quantità di studenti di origine straniera), problematica economica e inevitabile scelta selettiva, sono voci di una problematica che sembra paralizzante.
Una fetta di società paralizzata? La fetta del futuro? Andate e fate discepoli tutti popoli.

2. La missione e la sproporzione
Ma, Signore, siamo solo in undici? Andate e fate discepoli tutti popoli!
Ma, Signore, siamo così fragili, incostanti, ottusi: tu hai visto come ci siamo comportati. Andate e fate discepoli tutti popoli.
Ma, Signore, andiamo, ma con quali risorse, con quale organizzazione, con quale progetto pastorale, con quale calendario, …? Andate e fate discepoli tutti popoli.
Ma, Signore, da dove cominciamo, dove possiamo abitare, come possiamo sostentarci, trovare di che vivere? Andate e fate discepoli tutti popoli.
La missione è quindi un azzardo? È un ideale impossibile, impraticabile? È una retorica velleitaria?
L’unica certezza, l’unico punto di riferimento, l’unico motivo di fiducia è la presenza di Gesù, il Signore glorificato che ha ricevuto ogni potere in cielo e in terra.
La potenza di Dio non è la garanzia del successo, ma la promessa che nessuna situazione impedisce che venga il Regno di Dio, che tutti siano attratti a Gesù e da lui salvati, tutto giova al bene di coloro che amano Dio, persino il passaggio attraverso la porta stretta della ostilità, fino alla persecuzione, dell’impopolarità e persino della croce e della morte.

3. Le vie della missione nella scuola.
Il tema del Consiglio Nazionale esprime con parole d’ordine l’indice dei capitoli della missione nella scuola, del servizio alla “fetta di futuro” della nostra società.

La persona al centro: la vita è vocazione. Riservate per me Barnaba e Saulo per l’opera alla quale li ho chiamati. Ogni persona ha ricevuto talenti e inviti, nessuno è al mondo per caso o per niente. La cura per l’età evolutiva è la cura per la loro vocazione a costruire la loro speranza sulla promessa di Dio.
L’offerta pluralitaria: la vocazione dell’umanità è la fraternità universale. Tutti i popoli. Papa Francesco, Fratelli tutti. La scuola non l’addestramento in funzione del sistema, ma l’introduzione alla ricchezza plurale dell’umanità: la storia, le arti, le scienze sono linguaggi in cui si può esprimere il vangelo in ogni cultura. … la grazia che mi è stata data da Dio per essere ministro di Cristo Gesù tra le genti … annunciare il vangelo di Dio perché le genti divengano un’offerta gradita, santificata dallo Spirito Santo (Rm 15,15).
Sostegno alle famiglie: la missione è convocazione, è edificazione di una comunità che diventa famiglia di famiglie, contesto accogliente per le famiglie così come sono, condivisione dei beni spirituali e materiali, solidarietà.