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Consiglio Nazionale AGeSC - Bologna 11/12 febbraio 2017

Siamo costruttori del bene comune per la comunità nazionale


Il primo Consiglio nazionale dell’anno 2017 è stato fortemente propositivo nel segno del messaggio di Papa Francesco che invita la Chiesa a costituirsi ‘in tutte le regioni della terra in stato permanente di missione’, spronandoci così a cercare strade nuove, possibilità inesplorate, a scoprire che la missione è un modo di essere e di vivere la quotidianità, non un’attività occasionale. ‘Siamo costruttori del bene comune per la comunità nazionale – ha affermato Roberto Gontero presidente nazionale AGeSC -. Ascoltando le relazioni di fine mandato dei presidenti provinciali e regionali, sono emerse criticità e fatiche, ma soprattutto sono state valorizzate le ragioni, il ‘perché’ di un impegno che oggi è particolarmente articolato, dovendo tenere conto delle complessità che identificano i percorsi famigliari, le relazioni con il mondo della scuola, i modelli educativi soggetti a continue pressioni in una società in crisi per quanto riguarda l’impianto valoriale. Ma è proprio questa crisi a determinare il sentore di un’esigenza di aria nuova, di cultura, e la necessità di affrontare l’attuale emergenza educativa’. Aspetti che rientrano appieno nella mission di AGeSC. ‘Il nostro perché dev’essere la formazione umana e cristiana dei nostri giovani e l’accompagnamento spirituale ed educativo dei genitori, come educatori impegnati in un’azione politica’ ha affermato Don Renato Mion Assistente Spirituale AGeSC. E’ la passione educativa che sostiene l’impegno politico per la libertà di scelta della scuola, una battaglia per tutti i genitori, indipendentemente dal sistema scolastico in cui si trovano i figli. Ripartire dalla passione educativa non è uno slogan ma un obiettivo in evoluzione, costruendo ed utilizzando tutti i mezzi di cui saremo capaci per offrire buoni motivi di condivisione alle famiglie, sempre più spesso disorientate e affaticate. ‘Siamo appassionati di educazione, consapevoli che l’educazione dev’essere ‘come il pane’ e dunque non dobbiamo rischiare che le nuove generazioni muoiano d’inedia’ come ha sottolineato Stefano Versari – già presidente di AGeSC e ora Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna. La buona comunicazione e la formazione rimangono tra i nostri obiettivi primari e non rinunciabili, per continuare nell’impegno per l’ottenimento della libertà di scelta educativa. La nuova legge sul Terzo Settore, presentata dal Prof. Stefano Zamagni - docente di Economia Politica all’Università di Bologna, già presidente dell’Agenzia dedicata al Terzo Settore - rappresenta la sfida più importante dei prossimi anni, per la quale sarà necessario trovare e definire motivazioni, parametri, metriche indispensabili per rimanere punto di riferimento di una realtà educativa sempre più osteggiata e destrutturata, quale quella dei genitori. L’identità associativa dovrà essere caratterizzata dal fine e dalla missione. Tutti i livelli dovranno impegnarsi nella ricerca di nuove competenze per affrontare questa nuova sfida. Oltre al Prof. Zamagni e a Versari, al Consiglio Nazionale ha partecipato anche Marco Masi, presidente CDO FOE, che ha portato la testimonianza dei gestori di scuola paritaria, insieme a Suor Gianfranca Petruzzella dell’Istituto Salesiane Sacri Cuori ‘Filippo Smaldone’ di Roma.

Bologna, 12 febbraio 2017