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Impovvisa scomparsa del professore e amico Giusepppe Mari

L'AGeSC sgomenta per l'impovvisa scomparsa del carissimo professore e amico Giusepppe Mari

Con profonda tristezza apprendiamo l'improvvisa scomparsa del professoere Giuseppe Mari.

Particolarmente apprezzate erano le sue riflessioni, non solo sui fondamenti dell’educazione, ma anche su temi oggi decisivi nell’azione e nelle preoccupazioni dei genitori di fronte alla sfida culturale e antropologica in atto: fra questi temi la libertà nella sfida educativa, il valore dell’identità e della fede cristiana nella formazione dei giovani e l’attenzione all’importanza dell’educare nei giovani l'affettività nel segno della differenza sessuale tra uomo e donna.

Il professor Mari era docente di Pedagogia generale presso l’Università Cattolica di Milano, dove era coordinatore della Laurea magistrale in Scienze pedagogiche e servizi alla persona, membro del Comitato Scientifico del Centro Studi per la Scuola Cattolica della Conferenza Episcopale Italiana, nonché del Comitato direttivo del "Centro studi e ricerche sul disagio e sulle povertà educative".
Autore di molteplici pubblicazioni e ricerche e ha contribuito alla crescita culturale dell’AGeSC intervenendo come relatore a numerosi incontri promossi dall’Associazione.

Particolarmente apprezzate erano le sue riflessioni, non solo sui fondamenti dell’educazione, ma anche su temi oggi decisivi nell’azione e nelle preoccupazioni dei genitori di fronte alla sfida culturale e antropologica in atto: fra questi temi la libertà nella sfida educativa, il valore dell’identità e della fede cristiana nella formazione dei giovani e l’attenzione all’importanza dell’educare nei giovani l'affettività nel segno della differenza sessuale tra uomo e donna. Per questo suo impegno l'AGeSC, durante il recente congresso di Roma, gli aveva conferito il Premio Macchi per il triennio 2015-2018.
Il professor Giuseppe Mari aveva 53 anni, era sposato ed aveva due figli, si era laureato in Filosofia all’Università di Padova. Di origine mantovane, era arrivato a Brescia dopo la laurea in filosofia per vivere l’esperienza civile presso l’allora Segretariato oratori, impegnandosi direttamente sul tema della pace.

Dopo quella esperienza il professor Mari aveva legato la sua storia umana e professionale a Brescia, dapprima con l’Editrice La Scuola e poi con un impegno sempre più importante nel mondo scolastico ed educativo.
Nonostante gli impegni accademici, il professor Mari aveva mantenuto forti legami con la Chiesa, in particolare con quella lombarda e bresciana. Era infatti anche membro delle Commissioni Famiglia e Vocazioni della Diocesi di Brescia.
Era tra i componenti del Comitato Scientifico del Centro Studi per la Scuola Cattolica della Conferenza Episcopale Italiana (Roma).

Ci mancherai caro professor Mari, ma rimarrai nei nostri cuori che accendevi ogni volta con le Tue profonde e appassionate rilfessioni. Grazie.

Giancarlo Frare - Presidente Nazionale AGeSC