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Scuola. I bambini promuovono le mense

Lo dice un’indagine della Doxa commissionata da Milano Ristorazione Ai piccoli studenti piace di più la carne del pesce, oltre ai piatti classici come la pasta ripiena e la pizza. E nel prossimo menù invernale arriverà la soia

Nessun ribaltone: i bambini milanesi nel 2018 amano i piatti che da sempre i bambini amano. La pizza, i ravioli di magro (meglio se in inverno), la carne in tutte le sue varianti, le patate e il gelato. Lontani dalle mode o da qualsiasi tipo di influenza, continuano a preferire cibi semplici dai sapori rassicuranti. A dircelo è un’indagine Doxa commissionata da Milano ristorazione, la società che ogni giorno provvede a fornire 80mila pasti alle scuole di Milano. Un’indagine condotta su bambini dalla seconda alla quinta elementare delle classi di 20 plessi della città e che è stata presentata ieri a Palazzo Marino, insieme all’assessore all’Educazione Laura Galimberti.

«Alcuni risultati sono scontati – commenta Massimo Sumberesi, direttore generale di Doxa – sui primi piacciono meno le minestre, i piatti di legumi e le lenticchie», mentre sui secondi c’è una maggioranza bulgara della carne - dove svettano i bocconcini di tacchino -, sul pesce, che occupa la seconda metà della classifica insieme a formaggi e piatti vegetariani. Tra i contorni bene patate e ortaggi croccanti, i più odiati, manco a dirlo, sono i peperoni al forno. Grande successo per i dolci, un po’ meno per la frutta di stagione. Interessante notare come i bambini siano più bonari nelle risposte rispetto alle bambine, predisposte a esprimere giudizi più negativi. E che più crescono, più i bimbi sono portati a essere critici. In ogni caso, nelle valutazioni «nessun piatto ha raggiunto una percentuale inferiore a quella della soglia critica, che imporrebbe un cambio di menù», spiega Sumberesi. Cambio di menù che è proposto ogni anno, sia per la versione invernale che per quella estiva, dove vengono sostituiti alcuni piatti con nuove pietanze, si spera maggiormente gradite. E così nel menù invernale in vigore da ottobre, il grande debutto è quello della soia, ingrediente principe di un ragù di condimento per pasta biologica. Non ci saranno più platesse dorate e merluzzo gratinato, sostituiti da nasello gratinato e burger di pesce. Tranquillizza l’amministratore unico di Milano ristorazione, Fabrizio De Fabritiis, che «alcuni cibi non verranno mai tolti, come la pizza». Prosegue la scelta da parte della società di optare per prodotti di origine biologica, che sono il 36% della materia prima utilizzata (tra cui uova e frutta) e a filiera corta. Comunica poi De Fabritiis che «continua anche l’iniziativa 'Frutta a metà mattina', che anticipa l’offerta della frutta prevista a fine pasto».