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«Un’alleanza con i prof Recuperiamo un ruolo»

Il nuovo presidente dell’Associazione genitori scuole cattoliche, Frare: basta con chi fa il 'sindacalista' dei propri figli

Formazione dei genitori e confronto con le Istituzioni. Sono le due linee guida che l’Associazione genitori scuole cattoliche (Agesc) si è data per il prossimo triennio, il primo sotto la guida di Giancarlo Frare, eletto presidente nazionale nell’ultimo congresso nazionale celebrato a Roma proprio alla vigilia del voto politico del 4 marzo scorso. «Aspettiamo il nuovo governo – dice Frare, classe 1957, padre di quattro figli e nativo della provincia di Treviso – per riprendere il confronto che abbiamo sempre avuto con le Istituzioni ». Una attesa «senza timori», aggiunge il presidente Agesc, perché «anche le nuove forze politiche in campo si richiamano alla difesa dei diritti dei cittadini. E noi lo siamo e come sempre chiediamo che ci siano riconosciuti pienamente i nostri diritti costituzionali di una libertà di scelta in campo educativo e la libertà di educazione, sanciti dalla Costituzione ». Ovviamente il presidente non si nasconde che qualche nuvola – e forse di più – si addensa nel cielo sopra le scuole paritarie, ma non si coglie alcuna voglia di difese preventive o atteggiamenti di chiusura. «Abbiamo sempre parlato e ci siamo sempre confrontati con le Istituzioni – ricorda Frare che negli scorsi due mandati ha ricoperto il ruolo di vicepresidente nazionale Agesc – e continueremo su questa strada». L’obiettivo è quello di «una piena e reale parità senza vincoli economici e con strumenti di sostegno stabili e non legati alla congiuntura del momento» E mentre si attende di conoscere quale esito daranno le consultazioni che si aprono settimana prossima, il nuovo presidente sta già lavo- rando anche sul «fronte interno» dell’associazione. Il tema al centro del mandato triennale è quello della formazione dei genitori. «Una scelta quanto mai necessaria in questo tempo nel quale il rapporto famiglia- scuola finisce nelle pagine di cronaca nera» commenta con amarezza il presidente Frare. «Dobbiamo recuperare il senso e il ruolo di essere genitore – aggiunge – e ne hanno bisogno soprattutto le generazioni di genitori più recenti. Poche settimane fa abbiamo sottoscritto il Patto di corresponsabilità educativa, perché crediamo molto nell’alleanza educativa tra la famiglia e la scuola, nel rispetto dei ruoli e delle competenze ». Ecco allora la necessità di diventare parte attiva per aiutare i genitori «a essere papà e mamme attive nel rapporto educativo e capaci di camminare insieme alla scuola». Certo questo deve superare «la tendenza alla delega che molti genitori mostrano nei confronti della scuola, salvo poi diventare 'sindacalisti' dei propri figli davanti a un brutto voto o a un rimprovero ». Insomma «far crescere la coscienza di genitori e l’impegno sociale che questo comporta». Anche per questo l’Agesc «proseguirà nel lavorare con le scuole cattoliche paritarie affinché l’associazione possa essere presente in tutte le realtà scolastiche proprio in nome di quell’alleanza educativa di cui parlavo prima » auspica il presidente nazionale Frare, che nel suo lungo impegno associativo è stato anche vicepresidente Agesc in provincia di Treviso e dal 2009 al 2014 anche presidente provinciale della Fism, la federazione delle scuole materne di ispirazione cristiana. Dunque una «duplice » esperienza, che lo ha rafforzato nella convinzione della necessità di questo patto educativo.