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«Fino a due anni mai davanti a un tablet»

L’Oms avverte: meno ore nel passeggino, niente schermi e tanto movimento per crescere sani

Per gli esperti dell’organizzazipone mondiale di sanità, il sonno deve variare tra le 14 e le 17 ore al giorno fino a tre mesi. Ridurre i comportamenti sedentari e un giusto riposo contribuisce a mantenere buone abitudini nell’adolescenza e nell’età adulta

Meno ore trascorse davanti a uno schermo o seduti in passeggino, oltre a rispettare le giuste ore di sonno, aiuta i bambini a crescere più sani e a previene l’obesità. È quanto rileva l’Organizzazione mondiale della Sanità in una direttiva che riguarda la salute dei bimbi di meno di cinque anni per i quali è salutare, si spiega, stare meno nel passeggino, dormire il giusto e dedicare più tempo ai giochi attivi.

Non c’è nulla di più sbagliato dunque per l’Oms di quei bambini che seduti nel passeggino giocano con il tablet o il cellulare, un’immagine ormai sempre più frequente nelle nostre città. L’Organizzazione mondiale della sanità, sottolinea infatti come la prima infanzia è un periodo di sviluppo estremamente rapido nel corso del quale i modelli di vita familiare vanno adattati alle esigenze dei bambini per garantire loro salute e benessere. Quindi male portare i piccoli la sera al ristorante rubando loro preziose ore di sonno, magari lasciandoli seduti a lungo a giocare con i nostri cellulari perché non diano fastidio.

Nella direttiva appena pubblicata, il gruppo di esperti Oms indica estremamente dannoso per un bambino di meno di 5 anni un periodo di sonno insufficiente così come il lasciarlo per ore dentro il passeggino oppure davanti a uno schermo. Secondo gli esperti è assolutamente vietato posizionare un bimbo di meno di due anni davanti al Pc o alla televisione. Anche quando i bimbi di meno di un anno non stanno ancora in piedi è bene sollecitarli più volte al giorno, ad esempio con mezz’ora di attività fisica sul ventre.

Il sonno deve variare tra le 14 e le 17 ore al giorno fino a tre mesi, e tra le 12 e le 16 ore tra i quattro mesi e l’anno di età. Dal primo anno in poi all’attività fisica non possono essere dedicate meno di tre ore al giorno mentre il sonno passa tra le 11 e le 14 ore. Dai due anni in poi il bambino non dovrebbe comunque mai rimanere esposto passivamente davanti a uno schermo più di un’ora al giorno. Tra i 3 e i 4 anni l’attività fisica passa a tre ore al giorno delle quali almeno un’ora di movimento moderatamente vigoroso, le giuste ore di sonno diventano tra le 10 e le 13. Dunque, sempre secondo l’Oms, aumentare l’attività fisica, ridurre i comportamenti sedentari e rispettare i giusti tempi di riposo nei bambini può contribuire a mantenere delle buone abitudini nel corso dell’adolescenza e dell’età adulta. «Ciò di cui abbiamo realmente bisogno è riportare i bambini al gioco» sottolinea Juana Willumsen, responsabile Oms per la lotta contro l’obesità e l’attività fisica nei minori.

Avvenire del 26 aprile 2019