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Formazione professionale risposta primaria alle esigenze del mercato del lavoro

Al Meeting di Torino anche il vice presidente Epa, Claudio Masotti di Agesc: «Abbiamo bisogno di un nuovo modello di percorso formativo, basato sull’esperienza diretta»

Il 23 maggio a Torino si è svolto il “Meeting of the New Education Forum 2017”, incontro internazionale, presso il centro di formazione UniManagement di Unicredit, sponsor dell’iniziativa. Nella bellissima sala multimediale Agorà hanno avuto luogo i lavori del seminario dal titolo “Enhancing the European Labour Market” (Migliorare il mercato del lavoro in Europa). I lavori hanno sviluppato i vari aspetti della formazione dei giovani Europei, con particolare accento sulla rilevanza della formazione professionale, non intesa come seconda scelta, alternativa per quei ragazzi che non riescano a sostenere una formazione liceale o tecnica, bensì come primaria risposta ad alcune delle esigenze del mercato del lavoro di oggi. Formazione professionale come concreta opportunità per i giovani di entrare velocemente nel mondo del lavoro. Tre le tavole rotonde che hanno animato i

Al Meeting di Torino anche il vice presidente Epa, Claudio Masotti di Agesc: «Abbiamo bisogno di un nuovo modello di percorso formativo, basato sull’esperienza diretta»

lavori della giornata, sui temi: Promozione dell’apprendimento professionale e formazione (vocational learning and training - Vet) - Consapevolezza del significato delle competenze morbide (Soft Skills) nel processo educativo - Sviluppo di percorsi per l’apprendimento rapido. Presenti diversi stakeholder dell’educazione, euro-deputati, rappresentanti del mondo dell’industria e delle istituzioni pubbliche con Inapp (Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche), Assocam Scuola Camerana, un’agenzia formativa dell’Unione Industriale, Amma e Camera di Commercio di Torino, significativa realtà del sistema formativo locale. L’Epa (European parents’ association) in rappresentanza dei genitori «principali responsabili dell’educazione dei loro figli » era presente al seminario con Claudio Masotti, vice presidente Epa e membro dell’esecutivo Agesc. Come voce dei genitori è stato sviluppata l’importanza dei Soft Skills, la nuova moneta. Uno, tra i tanti Soft Skills è stato evidenziato in modo particolare in quanto raro ma al tempo stesso molto prezioso in questi tempi di incertezza economica. Una riflessione particolare è andata al pensiero laterale “Thinking outside the box” (pensare fuori dagli schemi). «Abbiamo bisogno – ha sostenuto Masotti – che tutti gli stakeholder del sistema educativo, della politica e della società civile siano disposti a sostenere e definire in modo sussidiario un nuovo modello di percorso formativo. Abbiamo bisogno di un rapido passaggio a un nuovo sistema scolastico per un approccio olistico all’educazione. Un nuovo insieme di Soft Skills o Non cognitive skills deve essere incluso nella formazione. E allo stesso modo deve sfruttare sia l’educazione formale, che quella non formale e informale. Desideriamo che un approccio multiculturale inclusivo debba andare oltre una serie di competenze, conoscenze e attitudini definite attuali. C’è la necessità di ridefinire la creatività basata sull’esperienza diretta e sulle conoscenze pratiche».

Dal Meeting di Torino arriva dunque una proposta di riflessione anche sull’alternanza scuola lavoro, che indubbiamente necessita di una verifica urgente e non rinunciabile.