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Scuola paritaria: Valeria Fedeli e il cardinale Bassetti a confronto a Verona

L’incontro alla convention “Esserci per educare... le nuove generazioni”. Ma il quadro preoccupa, con 130mila studenti persi e 881 istituti chiusi. Gontero: «Monopolio statale sull’istruzione»

Domani, sabato 25 novembre, dalle ore 15 la titolare del Dicastero dell’Istruzione, Valeria Fedeli e il Cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, saranno presenti alla convention “Esserci per educare … le nuove generazioni”, organizzata dalle associazioni della scuola paritaria, al Cattolica Center di Verona. Sei le sigle presenti per ribadire e testimoniare quanto significativa e preziosa sia la presenza della scuola paritaria per l’intero sistema nazionale d’istruzione: Agesc - Associazione genitori scuole cattoliche, Cdo - Opere educative, Confap - Confederazione nazionale formazione aggiornamento professionale, Fidae - Federazione italiana delle scuole cattoliche, Fism - Federazione italiana scuole materne e Msc - Movimento studenti cattolici. Dunque genitori, studenti, insegnanti, personale non docente e gestori, insieme di fronte al ministro e al presidente della Conferenza episcopale.

Un sistema complesso e segnato dalla crisi, quello della scuola paritaria pubblica in Italia, rappresentata dalla perdita di 130mila studenti nell’ultimo quinquennio (-13%), con la chiusura di 881 scuole (6,4%).

«Se non si farà nulla per risolvere il problema – afferma il presidente Agesc, Roberto Gontero – l’Italia sarà la prima democrazia al mondo ad ottenere il risultato di chiudere le scuole libere e raggiungere l’assoluto monopolio statale nel campo dell’istruzione e dell’educazione delle giovani generazioni».

A Valeria Fedeli si chiederà di prendere coscienza della situazione e intervenire in modo adeguato all’entità del problema. «Diversamente – sostiene Gontero – il diritto di scelta della scuola da parte delle famiglie, già scarsamente riconosciuto e sostenuto in Italia, rischia di scomparire definitivamente». Per Rosa Cortese, musicista e studentessa universitaria in Scienze del Servizio sociale e ora Segretario nazionale del Movimento studenti cattolici «è importante in primo luogo che ai genitori sia garantita sempre la libertà di scelta educativa. Il ruolo del genitore è per natura unico ed insostituibile e arricchisce ulteriormente il percorso di formazione dello studente, quando esprime un forte sostegno. A Verona saremo presenti perché gli studenti della paritaria pubblica non vengano considerati di serie “B” e per testimoniare il valore della scuola cattolica».

Valore non negoziabile, che la Chiesa vuole conservare e difendere, con le parole che il ministro dell’Istruzione ascolterà dal Cardinale Bassetti. Trasformare la battaglia per la libertà di educazione in una revanche puramente economica è una tentazione che la politica può strumentalizzare. E il rischio potrebbe essere la statalizzazione del sistema paritario, compiuta grazie a qualche concessione ed a molte promesse. Scriveva il fondatore del Movimento studenti cattolici: «I ragazzi sono l’ultima parola di Dio, quella più aggiornata … con il bisogno di protendersi al futuro». Diamoci da fare per non deluderli.