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«Nessuno escluso»: la ripartenza passa (anche) dai centri estivi diocesani

Fondazioni e parrocchie in prima linea con le famiglie. L’arcivescovo Castellucci: «Segnale importante per le comunità»

Mentre le forze politiche e la finanza stanno dibattendo su come usare le risorse per aiutare le famiglie, a Modena, finanza e Chiesa, sotto la guida dell’arcivescovo Erio Castellucci, hanno presentato il progetto “Nessuno escluso”, presso il Centro di Formazione Professionale “Città dei ragazzi”.

La situazione provocata dalla pandemia Covid–19 ha duramente provato il tessuto socio–aggregativo che ruota attorno alle parrocchie, oratori e centri di animazione che assolvono un ruolo fondamentale per tante famiglie durante la chiusura estiva delle scuole. La Diocesi grazie alla sensibilità sempre dimostrata dall’arcivescovo, ha messo in campo canali di sostegno per agevolare l’avvio in sicurezza e, assieme alla fondazione Bsgsp (Banco S. Geminiano e S. Prospero s.c.), ha deciso di dare il proprio contributo con un’erogazione liberale di 30mila euro destinati all’istituzione di un bando che ha raccolto 14 parrocchie e consentito di dimezzare il contributo di iscrizione ai centri estivi di luglio per 200 bimbi tra i 6 e i 14 anni, grazie ad un bonus famiglia di 150 euro. Un modo per stare vicino a chi ha più bisogno.

Come ha dichiarato l’arcivescovo, accolto da una enorme torta per il suo sessantesimo compleanno, anche questa iniziativa, «fa parte di quella condivisione evangelica che riguarda non solo le necessità materiali ma anche quelle relazionali». «Ho sempre pensato – ha sottolineato l’arcivescovo Castellucci – che vivere centri estivi in sicurezza con la possibilità di fare attività in presenza è un grande segnale per i nostri ragazzi e le loro famiglie. Fino ad un mese fa era impensabile ma oggi ho visto i bimbi felici del dono di stare assieme. La pandemia ha lasciato loro il senso di una realtà che si dava per scontata ma che invece rappresenta un regalo quotidiano. L’uscire di casa trovarsi insieme, correre, andare a scuola: tutto questo è stato ridonato loro. Anche per me, che ho vissuto tanti mesi di “isolamento”, poter festeggiare a sorpresa il compleanno è stata una boccata d’ossigeno».

Dal mondo finanziario, Claudio Rangoni Macchiavelli presidente della Fondazione Bsgsp, ha ribadito che «era giusto restituire

al territorio quello che abbiamo raccolto. Siamo riusciti a dare un immediato aiuto e sostegno ai genitori duramente provati dalla crisi. Ora i loro figli potranno stare in un luogo sicuro e protetto dove trascorrere parte dell’estate ». Dello stesso avviso il vicepresidente Agesc, Claudio Masotti: «Quella modenese è una bellissima iniziativa – ha ricordato –. La responsabilità dei genitori verso i propri figli non va mai in vacanza. Dopo un anno davvero particolare, non ci possiamo dimenticare che la cura dei piccoli durante la giornata lavorativa, passa necessariamente da un’agenzia educativa ad un’altra. Sentire parlare di oratori oggi è come evocare uno di quei ricordi che hanno lasciato in noi una traccia indelebile ma che, purtroppo, a tanti giovani non dice nulla. Sta a noi mostrare loro la bellezza delle relazioni che in oratorio nascono e si rafforzano, attraverso il gioco e la preghiera».

«La presenza ancora capillare di ambiti parrocchiali e oratoriani insieme ai centri di animazione estiva sono il filo che collega la fine di un anno scolastico all’inizio di quello successivo – ha aggiunto Masotti –. A dispetto della crisi sanitaria che abbiamo affrontato e che ha cambiato, temporaneamente, alcuni dei nostri comportamenti quotidiani, questo filo non si è interrotto. La comunità educante, di cui anche Agesc si sente parte, è all’opera per rendere questi mesi i più sereni possibili. A noi genitori – ha concluso il vicepresidente nazionale, rilanciando l’impegno nei territori –spetta il compito di tenere insieme tutte queste dinamiche e di sostenere la ripresa soprattutto dal punto di vista affettivo relazionale e, perché no?, anche ludico. La serenità che i nostri piccoli potranno gustare nei prossimi mesi, sarà un tesoro da spendere a settembre nel momento in cui torneranno sui loro banchi di scuola. Mai come quest’anno così tanto desiderati ».