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La nuova presidente: «Autonomia, piena parità, libertà di scelta educativa»

Catia Zambon, 55 anni e due figli, è stata eletta durante il XX Congresso nazionale dell’Associazione genitori scuole cattoliche

Ribadisce con forza l’impegno a portare avanti le richieste di autonomia e piena parità scolastica, la nuova presidente dell'Agesc, l’Associazione genitori scuole cattoliche, Catia Zambon, eletta durante i lavori del XX Congresso nazionale che si è tenuto a Tivoli dall'1 al 3 ottobre.

Cinquantacinque anni, veronese, due figli, Catia Zambon è stata chiamata dall'assemblea dei delegati a raccogliere il testimone da Giancarlo Frare. «Il mio primo obiettivo è quello di rilanciare l’Associazione a partire da una profonda azione di ascolto delle diverse realtà regionali e provinciali – afferma la neo presidente – la sfida è quella di riprendere e consolidare il legame con i gestori delle scuole cattoliche e i genitori che sono parte integrante, insostituibile, del sistema educativo delle nostre scuole cattoliche paritarie ». Il nuovo esecutivo Agesc nazionale vede rappresentate al suo interno quasi tutte le regioni a dimostrazione di come nella volontà di Zambon ci sia prioritariamente quella di riannodare il dialogo fra centro e periferia e di valorizzare energie umane e professionalità all'interno dell’associazione stessa. Tra i vari ambiti di azione sottolineati nell'intervento al congresso da Catia Zambon c’è quello della formazione dei genitori, necessità più volte emersa dai genitori stessi che hanno trovato nelle iniziative dell'Agesc momenti importanti di crescita e condivisione. «Per questo assieme ai gestori delle scuole, valorizzando i vari carismi e le storie delle diverse istituzioni scolastiche, si rende sempre più necessario rilanciare percorsi condivisi di proposta formativa ed educativa » . Per la Zambon «autonomia e libertà di scelta » sono un obiettivo primario da continuare a perseguire cercando di essere presenti in tutte le sedi istituzionali dove si decide il futuro del nostro sistema scolastico.

Riprendendo le parole del messaggio inviato all'assemblea dal cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, la presidente ha inoltre rivendicato per l'Agesc un ruolo fondamentale all'interno del contributo «che le scuole cattoliche offrono al sistema nazionale di istruzione e all'intera società italiana, assolutamente insostituibile per garantire qualità, libertà e pluralismo nell'azione educativa».

«Nel complesso, ma estremamente stimolante compito di continuare e rilanciare la lunga storia e l’impegno nel sistema scolastico italiano della nostra associazione – ha dichiarato Zambon – mi sostiene la presenza di un esecutivo che con grande spirito di collaborazione e collegialità, si è messo in gioco per raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati».

Uno di questi, vitale, è indubbiamente l’arrivare alla parità economica.

In questi anni, e in particolare nell'ultimo periodo pandemico, i genitori degli alunni che frequentano le scuole paritarie cattoliche hanno dovuto far fronte ad una situazione che si è fatta estremamente difficile. Talvolta sono stati proprio i genitori a “salvare” esperienze e presenze significative nell'ambito del sistema educativo scolastico locale. Un dato poi che fa riflettere è indubbiamente l’apporto dato all'annoso problema della dispersione scolastica dalle scuole di Formazione professionale paritarie cattoliche.

Sono questi solo alcuni degli ambiti in cui Agesc vuole essere presente e che rappresentano le sfide che come società civile siamo chiamati a raccogliere e ad “abitare”.

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Fonte:Avvenire