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Festa dell'Immacolata Concezione di Maria

7 dicembre 2016

Alla vigilia della Festa di Maria SS.ma Immacolata, vi invio questo ricordo della Sua presenza nell’arte italiana che fa parte intrinseca della nostra cultura. Con affetto vi accompagni la Sua benedizione per ciascuno di voi e le vostre Famiglie.

Immacolata anno A2 MB


Prima domenica di Avvento

27 novembre 2016

Nel calendario della Chiesa, iniziamo con questa domenica (I° di Avvento) un nuovo Anno Liturgico. Esso non soltanto ci farà percorrere i misteri della vita di Gesù, ma in questo cammino ogni domenica diventerà per il cristiano una fonte di Grazia e di Benedizione che nasce proprio dalla presenza sacramentale di Cristo nell’Eucarestia e anche nella nostra vita personale. La S.Messa non sarà allora soltanto un rito formale esterno, ma una crescita di fede, illuminata dalla Parola di Dio, accolta e meditata, oltre che sostenuta dalla Grazia dell’Eucarestia, che si rinnova sull’altare.
E’ allo scopo di contribuire a rendere più viva la vostra vita di credenti, che vi propongo questi spunti di riflessione sulle Letture domenicali; felice, se vi possono servire in maniera efficace.
Si tratta di un periodo, quello dell’Avvento, da “vivere con attenzione”: uno stile di vita che non lascia le cose, così come stanno. La vita infatti è dinamismo, è sviluppo, è accorgersi dell’altro, è camminare con il gusto di uscire da se stessi, dalla propria “palestra”, per far irrobustire anche chi ci cammina a fianco: marito/moglie, figli, amici, colleghi, ecc.
L’avvento è il tempo dell’attesa di un Dio che si fa uomo, che si fa così piccolo da essere accolto solo dai piccoli e dai poveri. Il tempo presente si gioca tutto nell’accoglienza di questo Dio che, dopo essere entrato nella storia più di 2000 anni fa, continua a venire sulle strade del mondo in ogni uomo, donna, bambino. L’ha detto Lui stesso: “chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me”. (Mt 18,5). Si è identificato e chiede di essere riconosciuto in un bambino! Sta a dire nel più piccolo, quello che non conta. “Bambino” è sinonimo di ogni povero, emarginato, straniero, rifiutato, “scartato”, per usare il linguaggio di Papa Francesco, che è anche il linguaggio del Vangelo.
Sostenga il Signore tali prospettive di bene, come io lo faccio nella mia preghiera per ciascuno di voi e i vostri figli.

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Gesu' Cristo Re dell'Universo

20 novembre 2016

Questa domenica celebra la Festa di Cristo Re dell’Universo. E’ la domenica di conclusione dell’Anno Giubilare della Misericordia e anche dell’Anno Liturgico. Il suo tema centrale è la celebrazione della Centralità di Cristo nella vita della Chiesa e del popolo cristiano.
Intanto, …con la chiusura dell’Anno Santo della Misericordia tutto è finito? NO. Abbiamo imparato una cosa nuova: ad essere più benevoli gli uni verso gli altri; a saperci accogliere con maggior apertura d’animo; ad incontrarci con minor diffidenza, a guardare non più le nostre proprie scarpe, ma il volto dell’altro, a renderci più attenti alle necessità degli emarginati.
Ci sentiamo sempre confortati quando leggiamo parole di misericordia e di bontà di Dio nei nostri confronti. Però dimentichiamo facilmente l’altra parte di queste espressioni. Devi rinascere. “Impara da me che sono mite e umile di cuore”. “Prendi ogni giorno la tua croce”. Ama gli altri come Io amo te. Sii santo come Io sono santo.
A cosa ci deve avere maturato questo Anno Santo della Misericordia?
-Innanzitutto a non entrare nella psicologia del “già compiuto”: già è finito; si volta pagina. Si, ma per continuare, migliorando. Ognuno di noi, per essere vivo, deve “essere costantemente in uscita”. Lo si dice della Chiesa “missionaria”, ma va applicato anche a ciascuno di noi, che non deve mai appiattirsi sul bene raggiunto. Cristiani lo si è col Battesimo, ma guai al rachitismo spirituale! Si può sempre fare di più e meglio.
-Secondo, la professione che esercitiamo e il nostro lavoro quotidiano, la nostra vita di casa sono lo spazio più diretto per vivere le opere di misericordia corporale e spirituale (eventualmente inventandone di nuove, adatte ai nostri tempi!) su cui tanto ha insistito papa Francesco.
Vi benedica Il Signore, come io lo faccio di cuore.

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XXXII Domenica Tempo Ordinario

6 novembre 2016

Siamo tutti sospesi (!!!) davanti al destino finale dell’uomo, di noi, del nostro destino ultimo, come persone impegnate nella vita. Non ci vogliamo pensare! Meglio vivere al “giorno per giorno”! …Ma senza uno scopo, senza una meta siamo come mulini che macinano a vuoto, anche se funzionano, e forse magari anche bene. La Parola di Dio invece questa domenica vuole aiutarci a scoprirne il senso. Non siamo nati per la morte! Ma per continuare a vivere, e a vivere in pienezza, per sempre, nell’al di là. Una volta lanciati nella vita non moriamo più. Siamo immortali !!! (non eterni, ma immortali si!!!). I satelliti si disintegrano, cadono, ma noi no, perché abbiamo un’anima immortale. E di qui si apre l’al di là. “Non possono più morire”, ci conferma Gesù nel vangelo di oggi. La prospettiva non è la morte, ma la Vita eterna in Dio. La morte è solo un passaggio, un mezzo per arrivare alla Vita. Ogni tanto la Chiesa fa bene a richiamarcelo, presi come siamo da tante cose, affannati per voler abbracciare tutto, sperando di non stringere solo vuoto. Ogni domenica ci chiede questa pausa di meditazione e di preghiera, di riaggiustamento dei nostri passi, di correzione della nostra vita, di ri-orientamento a Dio. Non è solo speranza, ma certezza piena sulla Sua Parola. Ci accompagni il Signore Gesù e ci sostenga la forza dello Spirito Santo.

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XXXI Domenica Tempo Ordinario

30 ottobre 2016

Ci avviciniamo alla Solennità di Tutti i Santi e alla Commemorazione di tutti i Defunti. I Santi che sono stati i testimoni dell’Amore Misericordioso di Dio in mezzo agli uomini con la loro testimonianza di carità e di fede, i nostri Defunti che ci hanno preceduti nel segno della fede e dormono il sonno della pace, sono in attesa di godere la visione di Dio. Noi qui in terra lo vogliamo testimoniare con la nostra vita e le nostre opere.
Ma già in questa domenica ricordiamo un grande testimone della fede: Zaccheo che è alla ricerca di Gesù e non si accorge che è Gesù il primo a cercarlo e a volere andare a casa sua. E’ sempre così. Dio ci cerca per primo, e sostiene il nostro desiderio di cercarLo. Riusciamo a rintracciarLo in qualche momento della nostra vita quotidiana? in una preghiera cuore a cuore con Chi ci ha creato? Con Chi è venuto a ricostruire i ponti che avevamo tagliato con Dio stesso? O forse ci sentiamo così sazi da non sentire più il bisogno di Dio? Guai a noi! perché nell’autosufficienza rischiamo di perderne le tracce. Allora sarebbe un bel pasticcio, una vera Babele!
Zaccheo scendi? Ma per scendere bisogna prima essere saliti. Ma per salire bisogna prima averne il desiderio.
Ma per averne il desiderio bisogna prima avere chi te lo accende: il testimone ! che ti fa chiederti: perché quel tale fa così?

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XXX Domenica Tempo Ordinario

23 ottobre 2016

Alcune riflessioni spirituali sulla liturgia della S.Messa domenicale di domani 23 ottobre. Si tratta di una serie ricca di riflessioni. Non c’è nessun impegno a leggere tutto. Vi possono essere utili soltanto alcuni paragrafi. Però leggetene almeno uno. Vi darà quel momento di respiro dalla vita frenetica e di unione con Dio nella preghiera. Incominciate con poco, forse anche per curiosità di vedere di che si tratta. L’appetito vien mangiando. Penso che vi sarà molto utile, perché vi offre l’occasione di qualche pensiero che esce spesso dagli schemi ordinari del nostro parlare. Provateci e poi mi direte. Aspetto anche le vostre correzioni di rotta, sempre bene accette come fonte di migliorie. Vi risorco con affetto nella mia preghiera per ciascuno di voi e per le vostre famiglie. Con amicizia fraterna

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