QUARANT’ANNI DI PRESENZA IN EUROPA DEI GENITORI DELLA SCUOLA CATTOLICA

QUARANT’ANNI DI PRESENZA IN EUROPA DEI GENITORI DELLA SCUOLA CATTOLICA

Quarant’anni fa in Italia a Milano l’Agesc, assieme ad altre associazioni, fondava l’Epa, European Parents’ Association, la principale federazione delle associazioni di genitori che dal 1985 dà voce a più di 150 milioni di genitori in Europa. A fine maggio, a Bruxelles, ho rappresentato l’Agesc all’Assemblea Generale Elettiva (General Assembly) di Epa, che attualmente è formata da 29 membri provenienti da 17 Paesi e che si riunisce due volte all’anno, in primavera e in autunno, cambiando ogni volta città e stato. Dopo la conferenza internazionale svoltasi presso il Comitato Economico e Sociale Europeo (Cese) dell’Unione Europea per celebrare il 40° Anniversario di fondazione di Epa e dopo la visita ad un istituto scolastico nella città belga di Tienen nella regione delle Fiandre, i lavori sono proseguiti con l’Assemblea Generale durante la quale è stata eletta la nuova presidente, Elena Odysseos (Cipro), ed è stato ringraziato il presidente uscente, Victor Petuya (Spagna), per il grande contributo apportato all’organizzazione europea dal 2019 al 2025. Nel corso di quattro decenni, l’Epa ha svolto, e tuttora svolge, un ruolo istituzionale di grande rilevanza nella promozione di politiche educative incentrate sul riconoscimento dell’opera profusa dai genitori nell’educazione dei propri figli, con un’attenzione particolare alla qualità, all’equità e all’inclusione scolastica, per contrastare la povertà educativa e per creare le condizioni ideali per un futuro incentrato sulla sostenibilità e sulla tutela dell’ambiente.

L’Agesc, che nel corso del 2025, celebra il 50° anniversario di fondazione, essendo stata creata a Milano nel 1975, è uno dei membri fondatori di Epa e si è sempre distinta per il prezioso contributo apportato con passione, entusiasmo e dedizione alla promozione del ruolo dei genitori nel panorama scolastico italiano ed europeo, valorizzando la figura del genitore all’interno della comunità educante e nella società. Le priorità strategiche future di Epa riguardano principalmente: il potenziamento del ruolo dei genitori a livello europeo nell’ambito delle politiche educative; la promozione di un’educazione equa ed inclusiva; la riduzione del divario nell’accesso e nell’utilizzo delle tecnologie digitali per favorire l’educazione alla cittadinanza digitale per tutti, la sicurezza in rete e l’uso corretto dei dispositivi digitali e dell’IA; l’alleanza educativa tra i principali attori della comunità educante (genitori, docenti, dirigenti, istituzioni, la comunità); lo sviluppo di un approccio educativo che valorizzi il benessere fisico, mentale, sociale delle giovani generazioni, tenendo conto della strategia “Union of Skills” (Unione delle Competenze), lanciata dalla Commissione Europea il 5 marzo scorso per mettere al centro lo sviluppo del capitale umano perché il successo di ogni persona nell’apprendimento, nel lavoro e nella vita è fondamentale per la competitività; la realizzazione di processi di cittadinanza attiva allo scopo di formare cittadini responsabili in grado di promuovere i valori democratici e i principi dello sviluppo sostenibile. E l’Agesc sarà al fianco di Epa nei prossimi anni per supportare lo sviluppo di azioni che garantiscano il raggiungimento degli obiettivi prefissati dal 2026 fino al 2030, grazie alle competenze professionali e alla grande esperienza in campo educativo maturata nel corso di cinquant’anni.

Durante l’Assemblea Generale di Epa a Bruxelles ho potuto condividere progetti ed esperienze in ambito educativo riguardanti i sistemi scolastici di alcuni Paesi, tra i quali, la Spagna, Cipro, la Francia, la Slovenia, la Germania, nell’ottica di un approfondimento di conoscenze e di un proficuo scambio di buone pratiche tra modelli di scuole cattoliche. Per l’Agesc in futuro sarà dunque importante che le associazioni inizino a creare forme di collaborazione in rete per realizzare gli obiettivi stabiliti da Epa.
Michela Del Carlo
Responsabile Nazionale Relazioni Estere

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Fonte: Avvenire