I Quaderni dell'AGeSC
A cura di Giancarlo Tettamanti, socio fondatore AGeSCGiancarlo Tettamanti, nato e residente a Milano, giornalista pubblicista,
socio fondatore Agesc.
Autore di saggi e curatore di pubblicazioni aventi a tema: libertà, educazione,
famiglia, scuola e sport.
Quaderno Uno - Fede e Cultura
Un cammino nel tempo con la bussola del magisteroTracce di impegno associativo
Educazione – Famiglia, Scuola – Scuola Cattolica
Quaderno Due - Fare Memoria
Il cammino dell'AGeSC accompagnato nell'approfondimento della propria identità e essenzialitàLa presenza e il sostegno dei Pastori ai Congressi e ai Consigli Nazionali (1975 – 1995)
Quaderno Tre - Costruire Legami
Il cammino dell'AGeSC sostenuto lungo il sentiero dell'appartenenza e della responsabilitàLa presenza e la condivisione dei Pastori ai Congressi e ai Consigli Nazionali (1996 – 2014)
Quaderno Quattro - La Famiglia
Relazione di reciprocità fra i sessi e le generazioniTracce di originalità e impegno del suo ruolo educativo – formativo – solidaristico
Quaderno Cinque - L'Educazione
Novembre 2014 - Domande e risposte tra rischio e coraggioNell’attuale crisi educativa occorre ritrovare l’idea dell’uomo e del suo futuro
Quaderno Sei - Scuola Libera
Gennaio 2016 - L’arte e le scienze sono libere e libero ne è l'insegnamento - (Costituzione, art. 33, c. 1)L’educazione, la cultura e la scuola, nate libere, debbono potersi esprimere in un regime di libertà
Quaderno Sette - Con sguardo cristallino
Tra doveri e dirittiNon tanto da condividere, quanto da approfondire
"L'uomo, quale essere pensante,
non può fare a meno di cercare il vero.
Ciò specialmente oggi, comporta convivere
con un conflitto permanente tra la ricerca
della verità e il rispetto delle coscienze.
I pensatori – gli educatori –
non possono esimersi da certe responsabilità,
come quella appunto di parlare dell'essenziale".
Jean Guitton
(Tratto da "Silenzio sull'essenziale - Riflessioni di un pensatore cristiano")
Quaderno Otto - Un lascito prezioso di idee
Un percorso cadenzato da scritti di Paolo VI e dal pensiero lasciatoci in eredità da autorevoli personaggi"Se non v'è un ideale perfetto che l'uomo e l'umanità
devono realizzare nella loro vita con le proprie forze,
questo significa che per queste forze
non v'è alcun compito preciso,
e se non v'è un compito preciso,
e se non c'è un compito e un fine da raggiungere,
è evidente che non può esservi un movimento in avanti"
Vladimir Sergeevic Solovev