I Genitori e la Valutazione Scolastica
Una conversazione genitore-insegnante sulla valutazione dell’alunno - Gregoria Cannarozzo intervistata da Maria Grazia Colombo
Parlare di educazione della persona implica di per sé l’armonizzazione di tutti gli aspetti e i contesti che sono alla base della sua formazione: la prima appartenenza di ciascuno (la famiglia), la seconda agenzia educativa che consolida e arricchisce il suo formarsi (la scuola) e il territorio dove si svolge la sua vita (il paese, la città, l’associazionismo, lo sport, ecc.). Lo sguardo pedagogico darà unitarietà ai diversi campi di indagine che riguardano questo processo e farà coincidere il piano storico dell’educazione con quello strutturale dell’educabilità.
È l’educazione vera di cui Luigi Giussani denunciava lo smarrimento. Vale a dire l’educazione corrispondente all’umano, pur nella varietà delle espressioni e delle consuetudini.
Solo un’educazione come «introduzione alla realtà umana e cosmica, alla luce di un’ipotesi offerta da una “storia” o “tradizione” può impedire sistematicamente nel giovane una partenza sconcertata e dissociata proprio per l’incoerenza o la manchevolezza con cui gli si propone la “verità”, cioè la corrispondenza tra la realtà e lui, il senso dell’esistenza».
Per andare in questa direzione, come apprendiamo anche dalla ricerca psicologica, lo sviluppo di ciascuno richiede a genitori ed insegnanti di tenere sotto controllo la misura in cui egli dà prova di senso sociale e comunitario: momento cruciale e decisivo, barometro della sua normalità.
La realizzazione di tale processo formativo e, in particolare, della competenza relazionale e sociale, richiede che, accanto alla scuola, la famiglia e le altre formazioni sociali (sussidiarietà orizzontale) e le istituzioni vicine e lontane (sussidiarietà verticale) concretizzino, nella cooperazione, il più formidabile antidoto contro il rischio della dispersione e della dissoluzione del senso della vita per le giovani generazioni: affrontare, attraverso l’educazione, quell’“emergenza educativa” che è sotto gli occhi di tutti e che è da più parti denunciata.