Per la scuola pubblica - Senza oneri per lo stato
Di Stefano TalaminiPrefazione di: Maria Grazia Colombo

Titolo essenziale, straordinariamente aperto, grande, che mette in moto curiosità, interesse e prospettive. In un momento storico in cui ci si afferma in tutti i campi, lavorativi e sociali, in contrapposizione a qualcuno o qualcosa, Stefano Talamini sceglie un titolo che indica un percorso.
Quel “per” mette in moto tre azioni: imparare, comunicare e costruire. Imparare, occorre conoscere bene i termini delle questioni che ci stanno a cuore, il punto importante non è affermare quello che penso io ma la verità che è oggettiva, documentata quindi offerta all’altro che la pensa in modo diverso da me. Non importa, occorre fare un lavoro, trovare dei punti in comune e da lì partire in questo percorso di conoscenza per arrivare a crescere culturalmente e a stimarsi a vicenda.
Comunicare, io imparo e sento il desiderio di comunicare ciò che ho imparato perché è nella natura umana rapportarsi all’altro, l’individualismo annulla l’uomo e lo rende triste e fragile. L’incontro, ma molto spesso anche lo scontro, mette immediatamente in gioco ogni uomo e ogni donna, chiamandoli ad esporsi, a pagare di persona, a non decidere in anticipo fino a dove si può arrivare nel dialogo.
Costruire, cioè essere protagonisti della Storia, costruire un pezzo di storia nella quotidianità. Spesso ripetiamo che l’educazione non è un bene privato ma pubblico e che la libertà di educazione è un bene sociale, e noi con la nostra presenza personale e associativa concorriamo a costruire questo “sociale”. La scuola cattolica paritaria in Italia si è sempre misurata con gli scenari sociali e culturali di ciascuna fase storica, per questo è patrimonio e bene di tutti.
Riprendo un’affermazione presente nel testo che condivido e faccio mia: “La società appare costituita da una serie di sfere concentriche, che si allargano a partire dall’insopprimibile originalità e libertà personale”.
Questo testo parte da una mossa della libertà personale, ma poi non si ferma lì, spalanca un interesse e una curiosità intelligente e priva di condizionamenti ideologici.
Per l’AGeSC è un testo prezioso che si colloca accanto ad altri testi associativi storici con una freschezza nuova.
Maria Grazia Colombo
Presidente Nazionale AGeSC