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L'AGeSC da 40 anni impegnata per il riconoscimento del diritto alla libertà di educazione

L’Agesc è sempre un cantiere aperto, dove tutti sono impegnati in un’attività di costruzione che non conosce soste. Il Congresso che celebreremo nel prossimo mese di marzo cade in una circostanza particolare: quest’anno celebriamo i 40 anni della nostra fondazione. Tanto tempo è passato da quando, nel 1975, un’assemblea di genitori in un istituto avviò il movimento che in breve portò alla costituzione della nostra associazione di genitori delle scuole cattoliche. Dopo quarant’anni di storia possiamo dire con soddisfazione che siamo più che mai vivi e decisi a continuare un percorso che comprende insieme appartenenza ecclesiale, formazione dei genitori, impegno culturale e politico a sostegno del riconoscimento del diritto alla libertà di educazione. Siamo un’associazione di volontariato, che agisce ed è presente solo grazie all’impegno e alla responsabilità di chi vi aderisce. Questo è un grande valore, anche se viviamo le difficoltà tipiche di ogni associazione di volontariato.

L’Agesc innanzitutto intende sottolineare la centralità della famiglia nella sfida educativa. È un principio talmente valido e fondante che non lo si deve mai dare per scontato, specialmente in un contesto storico e sociale dove gli attacchi alla centralità della famiglia sono sempre più aggressivi e nello stesso tempo continuano a mancare da parte delle istituzioni interventi a sostegno di questa cellula fondamentale della società. Noi ci facciamo carico di sensibilizzare le famiglie perché assumano fino in fondo la loro responsabilità educativa, senza delegarla ad altri. Cerchiamo di assumere la dimensione missionaria della Chiesa, vivendola nei confronti delle famiglie. Papa Francesco richiama incessantemente tutta la Chiesa ad uscire dai propri recinti, ad essere accanto ai bisogni degli uomini e delle donne del nostro tempo. Ci sono tante famiglie in difficoltà – per motivi economici, sociali e per l’influenza di modelli culturali non rispettosi della natura dei rapporti famigliari – e noi intendiamo farcene carico, con la nostra presenza e le nostre iniziative. Nei limiti delle nostre possibilità ma con entusiasmo.

Al congresso confermeremo il nostro impegno per una scuola della società civile, che da anni è un cavallo di battaglia dell’Agesc. Scuola della società civile vuole dire che l’istruzione e l’educazione devono essere gestite dai soggetti reali, insegnanti, famiglie, enti del territorio. Vuol dire esaltazione dell’autonomia delle scuole e riconoscimento della libertà di educazione per tutte le famiglie.