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A NATALE TUTTI PIU’ SAGGI

A noi è chiesto di essere il lievito nella pasta per non stare fuori dal mondo

È luogo comune dire che a Natale bisogna essere tutti più buoni. Niente di male, la bontà è una virtù importante ma come tante altre parole è un po’ abusata e poi normalmente disattesa.
Propongo in questo Natale di essere tutti più saggi. Un po’ più impegnativo e soprattutto coinvolgente, come un atteggiamento da cui non puoi più ritornare.
Il mondo ha bisogno urgentemente di persone sagge. Chiediamo a Gesù che viene di portarci tra i tanti doni anche questa virtù.
Mi piace ricordare inoltre le parole di Papa Francesco pronunciate durante la visita all’Ospedale Bambino Gesù: “La speranza è la benzina della vita cristiana.”
Lo ricordo a me e a tutti noi che ci siamo messi a percorrere un tratto di strada nel solco sempre difficile dell’AGeSC.
Ci viene richiesto di rispondere con generosità alle esigenze dell’impegno educativo. Una sfida molto stimolante da affrontare insieme, nel lavoro familiare ed associativo, nei luoghi ove siamo presenti, scuole, comunità ecclesiali e politiche, “per gettare ponti e non svendere mai i nostri valori umani e cristiani”.
Stiamo iniziando un altro anno impegnativo ma anche come sempre promettente di un “nuovo inizio”. Saremo chiamati a misurarci con la nostra capacità di vivere e seminare speranza soprattutto rivolgendoci prioritariamente a quei genitori più giovani che stanno aspettando di essere coinvolti nel “gioco associativo”.
A noi è chiesta la saggezza di seminare bene, di usare parole e atteggiamenti positivi, di spendere il tempo che altri hanno speso con noi; a noi è chiesto di essere il lievito nella pasta per non stare fuori dal mondo.
Buon Natale!