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Fondi alle paritarie, Agesc: attendiamo di vedere i soldi

Il presidente nazionale Gontero: prima di dirci sollevati aspettiamo i fatti, ma è incredibile che continuino ancora gli intoppi nella fase di erogazione

Milano. «Lo sblocco dei fondi alle paritarie del Lazio? Prima vediamo il versamento dei soldi nelle casse delle scuole e poi potremo dirci un po’ meno preoccupati ». Il presidente nazionale dell’Associazione genitori scuole cattoliche, Roberto Gontero esprime cautela sulla notizia data dal ministero circa lo sblocco dei fondi nella Regione Lazio. «Ancora una volta assistiamo a ritardi e inceppamenti in un meccanismo che dovrebbe essere ormai ben avviato – commenta –, ma purtroppo non è così». Dunque neppure l’inserimento di tutti i fondi per le paritarie nel capitolo di bilancio del ministero dell’Istruzione ha evitato, almeno nel Lazio, un intoppo nell’erogazione. E «così ancora una volta le scuole paritarie sono finite in sofferenza, con scenari spesso devastanti come la chiusura dell’attività». Una situazione che l’Agesc, racconta Gontero, «ha ben illustrato al ministro Fedeli, che ha mostrato di volersi prendere a cuore anche questo segmento del sistema scolastico nazionale. L’abbiamo trovata attenta e disponibile alle nostre sollecitazioni». La preoccupazione dell’Agesc sull’arrivo dei fondi è dettata soprattutto dalle conseguenze di questi ripetuti ritardi. Non solo il rischio di chiusura, ma anche «la fuga dei docenti che non hanno certezze sul loro futuro lavorativo, e, quindi, la mancata continuità didattica per gli alunni». Insomma una «sofferenza economica» che mette costantemente a rischio l’esistenza di questo segmento del sistema scolastico nazionale. «Lo ribadisco per l’ennesima volta: se una risorsa educativa come la scuola paritaria dovesse chiudere i battenti, lo Stato si troverebbe sul groppone nuovi oneri per oltre sette miliardi di euro, a fronte di un esborso annuo attuale di 500 milioni di euro» sottolinea Gontero. Dunque resta l’attesa di vedere arrivare davvero i fondi nelle casse delle scuole paritarie.