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Riecco gli oratori estivi: quelle voci oltre la rete

Caro direttore, si sono dunque aperti gli oratori estivi - di Maria Grazia Colombo

Caro direttore, si sono dunque aperti gli oratori estivi: uno spettacolo di voci, giochi, partite a calcio sotto il sole cocente, una vitalità che non può passare inosservata. Girando per Lecco accanto alle scuole ormai quasi 'mute' esplodono questi luoghi così provvidenziali per le nostre giovani famiglie che devono trovare una collocazione estiva 'adeguata' per i loro figli. Madri e padri che vanno al lavoro con il pensiero nella testa e nel cuore dei figli che dopo la fine dell’anno scolastico sono 'liberi' come puledri che corrono nei prati. Allora arriva in aiuto la Chiesa che è proprio Madre e attraverso tanti ragazzi volonterosi seguiti da giovani o meno giovani preti propone la bellissima avventura dell’oratorio estivo. Non ci si sceglie, ci si incontra, ci si conosce e si condivide una storia, una bella storia. Mi ha sempre colpito la quantità di ragazzi e ragazze che frequentano i nostri oratori e che poi però perdiamo nel tempo. Spesso in montagna incontri queste file di volti arrossati, magliette colorate, calzoncini strappati ma con sorrisi coinvolgenti. Ai bambini piace stare insieme, occorre interessarli, occorre creare in loro curiosità e non caricarli dei nostri problemi, ansie e preoccupazioni. Il bambino ricomincia sempre da capo, ha lo sguardo che guarda oltre i nostri pensieri e chiede dignità, non ha condizionamenti sociali o culturali, lui guarda con occhi limpidi. Tutto passa attraverso una partita di calcio sul campetto dell’oratorio, sui banchi di scuola, attraverso una passeggiata nei boschi: ragazzi aperti e interessati alla realtà che li circonda.

Avvenire del 12 giugno 2019