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Abbiamo bisogno della gioia e del desiderio di un mondo migliore, un mondo in pace

Ogni giorno, ormai da mesi, ci raggiungono le terribili notizie di bambini che vengono uccisi nei teatri di guerra da varie parti del mondo. Come genitori siamo atterriti da questa strage degli innocenti che non accenna ad arrestarsi.
Ogni parola che potevamo dire è già stata detta e ridetta e ci sentiamo disarmati di fronte a ciò che accade. Non vogliamo arrenderci, quantunque disarmati, ad accettare questo come inevitabile né a farci anestetizzare contro un dolore che resta insopportabile.
Per questo desideriamo riprendere alcune delle parole dette dal Papa all’Angelus delle ultime due domeniche.

Saluto con affetto i bambini di varie parti del mondo, venuti a ricordare che il 25-26 maggio la Chiesa vivrà la prima Giornata Mondiale dei Bambini. Grazie! Invito tutti ad accompagnare con la preghiera il cammino verso questo evento – la Prima Giornata dei Bambini – e ringrazio quanti stanno lavorando per prepararlo. E a voi, bambine e bambini, dico: vi aspetto! Tutti voi! Abbiamo bisogno della vostra gioia e del vostro desiderio di un mondo migliore, un mondo in pace. Preghiamo, fratelli e sorelle, per i bambini che soffrono per le guerre – sono tanti! – in Ucraina, in Palestina, in Israele, in altre parti del mondo, nel Myanmar. Preghiamo per loro e per la pace”. (Papa Francesco – Angelus 14/04/2024)

E ancora: Continuo a seguire con preoccupazione, e anche con dolore, la situazione in Medio Oriente. Rinnovo l’appello a non cedere alla logica della rivendicazione e della guerra; prevalgano invece le vie del dialogo e della diplomazia, che può fare tanto. Prego ogni giorno per la pace in Palestina e in Israele e spero che quei due popoli possano presto smettere di soffrire. E non dimentichiamo la martoriata Ucraina, la martoriata Ucraina che soffre tanto per la guerra”. (Papa Francesco – Angelus 21/04/2024)

Desideriamo che queste parole diventino le nostre parole, le uniche che possiamo ancora ripetere certi della loro capacità di fecondare i nostri cuori di un bene prezioso che non siamo capaci di darci da soli.
Ai governanti della terra, nessuno escluso, chiediamo di fare tutto ciò che è umanamente possibile per fermare la strage degli innocenti. A noi genitori chiediamo invece che le nostre coscienze non si pieghino alla logica che riduce e normalizza tutto, una logica che a poco a poco ci rende indifferenti: e soprattutto invitiamo tutti a continuare a invocare la Madonna per la pace.

Marina Frola
Reggente AGeSC