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A Detroit i ragazzi del Don Bosco di Verona primi al First Lego League 2018

First Lego League è un concorso mondiale di scienza e robotica tra squadre di ragazzi dai 9 ai 16 anni, che si confrontano con migliaia di team per un progetto di tutela ambientale, quest’anno sul tema dell’acqua

Grande soddisfazione all’istituto Salesiano Don Bosco di Verona, una realtà dove l’Associazione Genitori Scuole Cattoliche è ben radicata. La squadra Idb Tech-no-logic, sotto l’egida di First Lego League Italia, ha partecipato al World Festival dei mondiali di robotica al Cobo Center di Detroit (Usa), dal 25 al 28 aprile, conseguendo il primo posto nella Presentation award e classificata tra le prime 10 al mondo nella competizione. «Siamo fieri del successo dei nostri ragazzi – commenta Flavio Casagrande presidente del Comitato d’Istituto AGeSc – per il quale dobbiamo ringraziare il progetto educativo della scuola». Il concorso nasce dalla collaborazione tra Lego first (acronimo dell’Associazione Usa For Inspiration and Recognition of Science and Technology, ovvero “Per l’ispirazione e la valorizzazione di scienza e tecnologia”). Partner per l’Italia è la Fondazione Museo Civico di Rovereto.

First Lego League è un concorso mondiale di scienza e robotica tra squadre di ragazzi dai 9 ai 16 anni, che si confrontano con migliaia di team per un progetto di tutela ambientale, quest’anno sul tema dell’acqua. Le squadre costruiscono e programmano robot autonomi, applicandoli a problemi reali di grande interesse generale, ecologico, economico, sociale, sperimentando soluzioni innovative che rispettino i criteri caratteristici del protocollo scientifico sul tema. La squadra del-l’Istituto Salesiano Don Bosco di Verona, guidata dal coach prof Luca Zanetti e formata da 10 studenti delle classi terze del liceo delle scienze applicate, ha superato prima le selezioni nazionali di Reggio Emilia (gennaio 2018) e poi la finale nazionale di Rovereto (marzo 2018), aggiudicandosi tra 150 partecipanti la rappresentanza dell’Italia a Detroit. Il team, composto da Giacomo Corso, Pietro Fornalè, Beatrice Ligozzi, Alessio Montignani, Filippo Oliosi, Matteo Pellicari, Camilla Salvagno, Paolo Venturini, Matteo Vicentini e Maddalena Zuccato, ha presentato “EWSC”, acronimo inglese di Ecological Water Storage Concept, per un intelligente recupero dell’acqua ad uso irriguo. Focus del progetto l’immagazzinamento dell’acqua piovana di scarto, riutilizzabile attraverso oggetti di uso comune dotati di spazi vuoti al loro interno. Il loro aspetto rimane quello normale ma gli spazi inutilizzati vengono adoperati riducendo l’ingombro. Ad esempio le strutture internamente vuote dei parchi pubblici possono accumulare acqua piovana per irrigare il prato circostante, e tutte le strutture cave collocate nelle città possono diventare serbatoi di riciclo dell’acqua, da utilizzare evitando sprechi della preziosa risorsa.

Inviando le congratulazioni al team veronese e a Don Roberto Guarise direttore del Don Bosco, Giancarlo Frare, presidente nazionale AGeSC, ha voluto sottolineare che ’il carisma salesiano si conferma tra le più evolute realtà educative del Paese, e rappresenta un modello storico di formazione capace di innovazione e al contempo di valorizzazione della persona-studente’.